mercoledì 29 gennaio 2014

La tuta termica

Ormai siamo a dicembre ed il vero pescatore è già in caccia della spigola per natale, vero must per tutti coloro che praticano il salt water. Le temperature però sono ormai allineate con le medie stagionali, portando spesso le minime notturne tra i 10 e 0 gradi a seconda della latitudine. Quindi a meno di non voler essere eroi o indossare numeroisi capi di abbigliamento necessitiamo di un capo tecnico: la tuta termica. Questo capo fa parte dell'attrezzatura da pesca di tutti i veri pescatori anche percgè grazie alla sua versatilità possiamo indossarne la parte superiore da ottobre in poi, riservandoci la salopette per i momenti più freddi dell'anno. Una buona tuta termica deve evere le seguenti caratteristiche: giubbino che copre almeno il sedere, tasche, cappuccio ergonomico con chiusura a cappello, bavero alto, water proof e wind proof, polsini con elastico, tasche interne ed eseterne, cerniera che si apre dal basso e dall'alto e munita di copertura. La salopette deve coprire il petto, esere munita di cerniera (anche a pesca si hanno bisogni fisiologici), cerniere alla caviglia per indossare gli stivali e imbottitura che arriva fino al ginocchio per poter camminare nell'acqua. Ovviamente poichè la useremo di notte i catarifrangenti saranno utilissimi. Non ce la sentiamo di consigliare una marca in quanto sarebbe un messaggio promozionale ma un buon prodotto si reperisce o su internet dall'inghilterra o in un ottimo negozio di pesca. Il costo si aggira da 80 a 150 euro e in genere dura diversi anni.

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lunedì 20 gennaio 2014

Pescare la spigola col topo

Oggi trattiamo questo argomento a seguito di numerose richieste che ci sono pervenute per mail. Iniziamo col dire che spesso si sente parlare di spigole che nello stomaco avevano un topo. Ciò potrebbe avere un senso in quanto la spigola è un predatore e quando è in caccia se vede passare un topo sull'acqua che nuota e si sbatte nulla è più facile che buttarlo giù. Proteine fresche e senza grandi combattimenti. Vedendo poi le cose nell'ottica di un predatore pigro per natura e quindi opportunista gironzolare nei porti e nelle foci alla ricerca di topi sarebbe plausibile in quanto rincorrere un muggine è di certo più faticoso che mettersi al riparo della scogliera ed aspettare il topino che cade per mangiarlo. Ad avvalorare questa ipotesi abbiamo tutta una serie di pesci che ciclicamente mangiano i topi in acque interne, in primis i black bass. Su questo pesce abbiamo maggiori evidenze in quanto viene spesso allevato in vasca in casa, e quindi per nutrirlo si cerca la migliore fonte di proteine a basso costo: il topino. Se vedete il bass alla prese col topo capite quanto sia naturale per lui mangiarlo. Ci si avventa contro e lo mette in bocca. Poi mancando di denti aguzzi lo stordisce sputandolo fuori e riprendendolo più volte, infine lo butta giù. Nulla di più facile per un bass affamato, ed essendo il bass e la spigola parenti molto prossimi pensare che la spigola si comporti in questo modo non credo sia un volo pindarico. Da qui poi si sviluppano tutta una serie di dicerie in base alla pesca alla spigola col topo. Quella più ricorrente prevede l'utilizzo del topino, quello da laboratorio, finale a bue ami belli grossi e un elastico. Il topo occorre che sia vivo e non ferito in quanto deve nuotare ed essere vispo, quindi non viene trafitto dagli ami ma questi sono tenuti sul topo dall'elastico messo a cavallo delle gambe posteriori. Se la spigola è presente non tarda ad attaccare attirata dal topo in difficoltà. Vi ricordo che al momento non esistono evidenze a riguardo ma si tratta di voci che girano. I pescatori che utilizzano questo metodo sono soliti vendere le spigole alle pescherie, quindi non vogliono che si sappia dell'utilizzo dei ratti come esca. Comunque a sostegno di questa teoria abbiamo diversi video che mostrano come i bass si cibino dei topi con grande naturalezza.



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venerdì 17 gennaio 2014

Pescare il calamaro

Abbiamo visto come il calamaro sia apprezzato e ricercato a tavola ma ora occorre vedere come pescare i nostri calamari. Le tecniche utilizzate in autunno sono princpalmente la pesca dalla barca e la pesca a spinning dalle scogliere, ma in entrambi i casi è una pesca da effettuare in autUnno ed inverno di notte su fondali medio profondi ed armati di appositi artificiali. Questi sono chiamati totanare ed hanno la forma di un grosso gambero con alla coda due corone di ami. Il corpo dell'artificiale è in genere ricoperto di seta e presenta colorazioni in giallo-rosso- orsa.verde-azzurro screziate di bienco e nero. Il colore va scelto in base al momento, allo spot ed alla profondità ricordandoci che il successo di un colore spesso varia in base allo spot. Dalla barca occorre portarci su distese di poseidonia o di semplice sabbia ma sempre in prossimità di nette scadute del fondale poichè in queste zone si raggruppano i calamari. Pescando con la canna ricordatevi di sceglierne una con cima sensibile per avere un migliore movimento dell'artificiale e ricordatevi di evitare movimenti violenti nel recupero per non slamare la preda. potete anche pescare con la lenza in mano ma vi stancherete presto, quindi conviene attrezzarsi. Se volete pecare da riva andate su di una scogliere ch edegrad velocemente con una canna da spinning e lanciate e recuperate dolcemente il vosto artificiale. Se non avete catture spostatevi lungo la scogliera cercando un punto redditizio. Cambiate ciclicamente artificiale e ricordatevi di sondare le zone con maggiore profondità. Qui video di pesca al calamaro dalla barca.

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martedì 14 gennaio 2014

Test lampada frontale da 230 lumen

Eccoci qui a completare la saga sulla lampada da 230 lumen acquistata direttamente in cina insieme alle batterie e al caricabatteria spina europea da Dealextreme (qui tutta la storia pregressa). Puntuale come un orologio svizzero dopo circa un mese (29 giorni) il postino mi porta il pacchetto, appena apro vedo per prima cosa le batterie 18650 fornite con una comoda scatola di plastica a misura, segno che prendere batterie di marca è sinonimo di alta qualità anche a livello di packaging. Il caricabatterie esterno è fatto in materiale nero, normale e funzionale, ha caricato le batterie in poco tempo, essendo specifico per questa batteria spero le faccia durare a lungo. Le 18650 si presentano di colore blu, sono delle stilo molto molto grosse e, grazie alla grande potenza, sono sempre più utilizzate per alimentare attrezzatura che consuma molto. La scelta di prendere la coppia e il caricabatterie era dovuta anche alla previsione della iffusione di questa batteria, quindi è meglio avrene in casa visto che in italia la coppia costa 50 euro ... La lampada frontale si presenta bene, a differenza della replica della led lenser la scocca è di plastica ma fatta bene, il pacco batterie è piccolo e leggero, la cavetteria esterna bene organizzata, il tutto è assemblato con cura. Appena la si accende si nota subito la bella luce che fa. E' potente e illumina bene, inoltre la elevata potenza della lampada permette al costruttore di non dotarla di fascio luminoso regolabile in profondità, il che è un bel guadagno in termini di comodità. Ho effettuato la prova comparata tra la replica led lenser e questa, e devo ire che viste insieme si nota subito che le due lampade sono nettamente differenti. La luce è poco meno del doppio e illuminando in casa al buio la differenza è davvero sostanziale, senza dubbio è stato un otimo acquisto.

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