domenica 28 dicembre 2014

Guida all'acquisto di una canna da pesca usata

Le canne da pesca nuove di pacca costano dalle poche decine alle centinaia di euro, ed è per questo motivo che spesso ci si orienta verso una canna da pesca usata. Generalmente l'acquisto di attrezzatura usata non presenta grandi rischi, ma occorre sempre verificare il corretto stato dell'attrezzo in relazione al prezzo richiesto. Mi spiego meglio. Se acquistiamo una canna da surfcasting in due pezzi di una nota marca sappiamo il costo del nuovo, e il costo dell'usato dovrà essere commisurato al costo del nuovo ma tenendo presente l'usura e i possibili danni (piccoli o grandi) che la canna presenta. In genere un buon usato, con pochi segni di usura e munito di tutti gli accessori forniti dalla casa (portacanna, salva anelli, coaster, prolunghe) dovrebbe costare il 50 o 60% del nuovo, salvo casi di canne usate una o due volte (pari al nuovo) o canne molto sfruttate che alzano o abbassano la quotazione. In effetti l'acquisto dell'usato ci da la possibilità di avere una buona attrezzatura a prezzi accessibili, ma sempre a patto di poter controllare il tutto e sapere valutare lo stato della canna. Diffidate quindi degli acquisti su internet o per corrispondenza dove è sempre difficile verificare le parole del venditore e rivalersi sullo stesso. Preferite il contatto diretto prendendo attrezzi nella vostra regione, ritirando a mano e predisponendo anche una prova a mare. Controllate che gli anelli siano integri all'altezza del ponte, che le pietre non siano rigate e che non si muovano nella legatura. La placca portamulinello deve essere integra, scorrere agevolmente e non essere spaccata o riparata in maniera grossolana. la stuttura in carbonio nn deve presentare lesioni, spaccature, incrinature mentre i graffi della vernice sono amessi se sporadici. Seguendo queste semplici regole potrete acquistare attrezzatura da pesca a prezzi concorrenziali, il che è sempre cosa buona e giusta.

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mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale e Buon Anno

Che voi siate pescatori o visitatori di passaggio di questo spazio alieutico non possiamo che augurarvi un Buon Natale. La nostra speranza di pace e serenità ovviamente è allargata anche ai vostri familiari che di certo seguono la vostrapassione con entusiasmo. Speriamo che Babbo Natale vi abbia lasciato sotto l'albero l'attrezzatura da pesca che desidare. Se così non fosse potrete di certo fare degli ottimi acquisti nei primi giorni di gennaio approfittando degli sconti invernali.
Buon Natale da SdP

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mercoledì 10 dicembre 2014

Pesca dalla spiaggia con la bolognese a Ischia

La pesca dalla spiaggia con la bolognese è una tecnica molto diffusa nelle regioni del sud italia caratterizate da alti fondali nei primi metri di acqua (Calabria sopratutto). Viste le belle prede che questa tecnica permette di insidiare negli ultimi anni ha attratto molta gente attirati dalla ricerca delle spigole nella stagione invernale. Questa tecnica però viene praticata anche nella bella stagione per insidiare le tipiche prede stive dall’ occhiata, alla salpa, il sarago m anche le spigole. Dobbiamo però fare attenzione a dove peschiamo con il galleggiante perché si può usare solo in determinati fondali quali sabbiosi e ciottolosi poichè le spiagge rocciose o il misto ci porterebbe alla perdita di moltissimi terminali rendendo l'azione di pesca discontinua. Nelle spiagge dell’isola d’Ischia, dove vivo io molte persone usano questa tecnica. La maggior parte la praticano in inverno dove si riescono a prendere dei tipi di pesci che in estate o, nelle altre stagioni, non sono insidiabili. Ad ischia la profondità delle spiagge varia dal tipo di fondale. Se è sabbioso può superare anche i 10mt invece se il fondale è ciottoloso dai 5 ai 8mt. La lunghezza della bolognese per usare questa tecnica deve partire dai 4mt ad un massimo di 7mt (meglio 6 per lottare con il pesce in maniera più rilassata) e bisogna usare una bolognese con azione che parta da 2 fino ad un massimo di 15gr. E' consigliato usare un galleggiante con peso di 2-6gr. La lenza, il componente essenziale nella pesca, deve essere intorno ai 0,18mm. L’esca per eccellenza è il bigattino che grazie alla sua mobilità ed alla possibilità di pasturare attira i pesci in maniera ottimale. Vi ricordo di usare sempre ami piccoli del 22 o 24 e di innescare bigattino singolo per la maggior parte delle specie e doppio per i saraghi. La pesc anon è statica ma dinamica con lunghe passeggiate lungo l'arenila. Si pastura poco e ad ogni spostamento per far entrare i pesci in pastura e farli risalire tutte il litorale appresso a noi fino a quando non mangiano il bigattino con l'amo. Un in bocca al lupo dal Pescatore Abusivo.

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mercoledì 3 dicembre 2014

Innescare il coreano

Innescare il coreano sicuramente non è una cosa difficile, ma a volte meglio vedere direttamente le immagini. Occorre procurarsi un ago da innesco, possibilmente di quelli a due fori. Inserire l'ago nel corpo del coreano partendo dalla testa, facendo atenzione a mantenerlo vivo e vegeto. Una volta arrivati alla coda io preferisco lasciare almeno due centimetri di coda non forati, di modo che in acqua il verme la muova ed attiri i pesci. Una volta finito passatela sull'amo mettendo la punta di questo nel foro che si trova in prossimità della coda ... ed il gioco è fatto.
A seguire video esplicativo.

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