Era una calda serata a Capaci, il mare era abbastanza calmo ma qualcosa si muoveva. Con me avevo portato una scatola di ottima arenicola e una di coreano e due canne di cui l’ultima arrivata una CP Surf 150 dell’Alcido. Monto l’ultima arrivata con terminale scorrevole ad arenicola, mentre all’altra monto un terminale longarm con coreano. Inizialmente decido di non utilizzare gli utilissimi flotterini salva esca contro i granchi. Quasi subito si fa viva un’occhiatella minuscola ke mangia all’arenicola. Il coreano nemmeno lo toccano o cmq finisce nella bocca dei piccoli pesci che non lo disgustano affatto. La mia attenzione era rivolta a qualla montata ad arenicola, posiziono la canna nel consueto tripode e lascio la frizione del mulinello piuttosto aperta. Scambiavo due parole con il mio amico che aveva solo coreano come esca e tutto ad un tratto sento azionare la frizione del mulinello, mi volto velocemente e vedo la canna piegata e il mulinello ancora che cigolava. Afferro la canna, faccio fare mezzo giro alla frizione del mulinello e mi preparo al recupero. Capisco subito che non si tratta di un pesciolino dalla ferrata del pinnuto, cerco di recuperarlo senza perdere la minima trazione con esso ma non si dava proprio per vinto. Ero ormai a un buon punto, riuscivo a vedere il filo che si andava sempre più avvicinando. Arrivato sulla battigia si intravede la bellissima sagoma di una mormora e faccio correre il mio amico a recuperare il pesce per paura che, essendoci abbastanza risacca, l’amo Aberdeen del n°10 si apra o che ceda il nodo sulla girella. Stiamo a contemplarlo per 10 minuti pieno di gioia. Faccio scattare subito qualche foto al mio amico. Il pesce misura 27 cm per 280 grammi. Dopo nessun’altra abboccata ma l’emozione l’avevo già provata. Pietro Calì.
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mercoledì 10 agosto 2011
Mormore a Capaci
Pubblicato da Segreti della Pesca alle 07:33 1 commenti
Etichette: mormore, paf, report di pesca
lunedì 8 agosto 2011
Cos'è Inchiku e quali sono le sue potenzialità a vertical?

Pubblicato da Segreti della Pesca alle 10:45 0 commenti
Etichette: artificiali, attrezzatura da pesca, Inchiku, vertical jigging
mercoledì 3 agosto 2011
Prede: la ricciola

Pubblicato da Segreti della Pesca alle 20:25 0 commenti
martedì 2 agosto 2011
Pesca sub: aspetto ed agguato
Adesso esaminiamo le tecniche di pesca più affascinanti: l’aspetto e l’agguato. L’aspetto è una tecnica che richiede una buona apnea e una conoscenza delle abitudini delle prede. L’aspetto si basa essenzialmente sul fatto che i pesci non vedono da lontano,ma percepiscono le vibrazioni dell’acqua tramite la linea laterale,piena di recettori. Quando un predatore percepisce una vibrazione il suo istinto lo porta ad avvicinarsi alla sorgente di vibrazioni per capire cosa ha invaso il suo territorio. In questa tecnica è importante l’esperienza perché è importantissimo non far insospettire la preda con movimenti bruschi,rumori dati da strisciamento ecc. Proprio perché è la preda ad avvicinarsi a noi la maggior parte delle volte si scende alla cieca nel punto secondo noi ci può essere qualche predatore ed è per questo motivo che è importante conoscere le abitudini delle nostre prede. Il mio consiglio è di non sparare se non si è sicuri di insagolare la preda perché questo comporterebbe solo l’allontanamento definitivo del/i pesce/i. Buona norma è non pescare sempre negli stessi punti poiché i branchi conservano per molto tempo il ricordo del subacqueo e il rischio di far allontanare definitivamente il branco. L’agguato è una tecnica che si basa sul fattore sorpresa. La tecnica sta proprio nel arrivare vicino alla preda senza che questa avverta la nostra presenza,per fare questo è necessario avvicinarsi senza provocare rumori. Ci si avvicina alla preda a piccoli spostamenti.E’ importante non pinneggiare, ma ci si sposta usando principalmente la mano sinistra per darci una leggera spinta. Poiché i pesci avvertono le vibrazioni tramite la linea laterale è importantissimo muoversi al riparo degli scogli. Il nostro torace dovrà essere nascosto da uno scoglio per non far avvertire alla preda il rumore del miocardio. Spesso nell’ultima parte dell’agguato si rischia di scoprirsi per avvicinarsi alla preda,a quel punto il mio consiglio è di rimanere dietro lo scoglio e provare un aspetto facendo avvicinare la preda a noi. L’agguato è molto più efficace in condizioni di mare mosso in quanto il rumore delle onde sugli scogli servirà a mascherare i nostri rumori permettendoci di avvicinare il pesce più velocemente. Queste tecniche richiedono molta esperienza e devono sempre essere attuate in sicurezza, per questo motivo io ritengo consigliabile un corso di apnea. Per approfondire tecniche, conoscere le prede e le ricette per gustosi piatti a base del pescato, comprare e vendere attrezzature, o semplicemente condividere esperienze, foto e video venite a trovarci sul nostro forum AmoPescaSub.
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Pubblicato da Segreti della Pesca alle 18:11 0 commenti
Etichette: forum, pesca subaquea, tecnica
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