mercoledì 5 dicembre 2012

Segreto per salvaguardare i mulinelli da pesca

Dopo ogni uscita sciacquiamo i mulinelli con acqua corrente, evitando che l’acqua penetri nei meccanismi interni, negli ingranaggi e si mischi al grasso, rendendolo poco funzionale. Dopo smontare la bobina dal corpo del mulinello e immergerla per poche ore in acqua, possibilmente distillata. Così il sale che si trova sul filo e nel filo si scioglierà, allungando la vita dello stesso. Se ponete attenzione nel confrontale un filo mai lavato in questo modo ed un filo curato noterete che il primo già dopo poche uscite si presenterà rugoso, e dopo mesi attaccaticcio, oltre a perdere parte del suo carico di rottura. Le parti in metallo e plastica del mulinello dureranno di più e non avranno i classici sintomi di salsedine, ovvero cromature e pittura che saltano via a pezzi.Se avrete cura anche di oliare i cuscinetti esposti e le parti da attrito sicuramente il mulinello durerà a lungo ed avrà performances migliori. Provare per credere.

4 Comments:

Anonimo said...

Alessandro Ho da poco comprato un Olympus rz 8000 xt. Com'è? È buono? Come faccio, dopo averlo usato in mare, a non farlo ossidare? Mi potreste spiegare come pulirlo e ingrassarlo?? Grazie!

Segreti della Pesca said...

Segreti
ciao caro, il mulinello di cui parli nn dovrebbe ssere male, anche se la fascia di prezzo (spesso direttamente correlata alla qualità) è quella media.

Anonimo said...

dal tutto. cioè dalla qualità generale data dalla somma delle qualità delle componenti. cmq stai sicuro che hai fatto un buon acquisto

Anonimo said...

Alessandro
un'ultima domanda : come si fanno a riconoscere quando un mulinello è buono? dai cuscinetti a sfere e/o a rulli? (il mio per esempio ha 11 cuscinetti a sfere e 1 a rulli)