mercoledì 28 dicembre 2011

Spigole dalla spiaggia con lo spinning


Questo articolo ci è stato chiesto tramite facebook da Gennaro M. che ci ha scritto: "Amici,quest'inverno vorrei provare a insidiare con lo spinning dalla spiaggia la regina spigola,che tipo di artificiale potrei usare,ho provato in passato però niente........grazie..............". La spigola è un predatore molto astuto che si muove con circospezione alla ricerca di cibo. Le zone che preferisce sono sempre ricche di piccoli pesci foraggio (soprattutto muggini) che caccia senza sosta. Va da se che lo spot nel quale cercare la regina dovrà essere adiacente ad una foce (piccola o grande non cambia molto) o un porto; se il mare è calmo,se invece ci troviamo durante la mareggiata aspettiamo la scaduta e poi andiamo in spiaggia. Lo spinning è una tecnica che utilizza delle esche artificiali che tramite i movimenti della canna ed il ritmo del recupero possiamo muovere coma se fosse un pesciolino in difficoltà. La prima cosa da fare è acquistare una canna da pesca adatta allo spinning, un mulinello del tipo 3000 - 4000 e del trecciato. Caricato il trecciato in bobina aggiungiamo almeno 1 metro di nylon per rendere meno visibile il trecciato. A questo punto occorre scegliere l'artificiale. Di certo tutti i minnow (artificiali a pesciolino) si sono mostrati nel tempo efficaci nell'attirare la spigola, uno per tutti il Crystal Minnow. Ricordiamo però che questa classe di artificiali può variare molto a seconda dell'affondamento durante il nuoto, presenza di sfere di acciaio che fanno un rumore particolare, forma della paletta e peso. Occorre quindi comprare ed usare gli artificiali in base allo spot. Un altro tipo di artificiali molto utili a pesca sono i siliconici. In genere hanno forma di vermi, o meglio di cefalotti e pesciolini, non sono piombati e si montano su di un amo piombato che durante il recupero conferisce un particolare andamento all'artificiale. Sono molto adescanti e selettivi a patto di non recuperare a tutta gallara ma molto piano, con numerosi stop e saltelli (tipo bass). Altro tipo di artificiale che è possibile provare sono i popper per i quali si contano delle catture ma in misura nettamente inferiore rispetto agli altri. Veniamo ora all'azione di pesca. Occorre ricordare che la spigola non ama i lunghi inseguimenti ma ama attendere la preda ed attaccarla velocemente. Ricordate quindi di far passare il vostro artificiale in prossimità di ostacoli sommersi, scogli, ripari e non lanciate mai troppo spesso nello stesso punto. Se la spigola è presente non tarda ad attaccare, quindi lanciate spesso in punti diversi e "passeggiate" lungo la spiaggia lanciano ogni dieci passi. Caro Gennaro, ora mancano solo le foto delle tue catture.
Da Segreti della Pesca

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giovedì 22 dicembre 2011

Il paradito

Sia che peschiamo a spinning che a surf casting occorre cimentarsi nel lancio, e quindi stressiamo il nostro dito indice nelle prime operazionidi lancio, ovvero quando per caricare la canna occorre tenere fisso il filo. Per aiutarci in questa fase ed evitare ferite più o meno significative esiste il paradito, piccola attrezzatura banale e semplice da costruire ma capace di salvarci da piccole/grandi ferite. A spinning usiamo il treccito, quindi il nostro indice non è a contatto con un filo singolo e scivoloso di nylon ma con un atreccia, la quale per definizione è fatta da tanti fili sottili capaci nel loro insieme di tagliare la pelle e penetrare in profondita a seguito dello sfregamento (provate a sfregare il treccito sulla cotica di maiale e poi mi dite). Solo chi lo ha provato (IO) può sapere uanto possa essere profonda e dolorosa la ferita che può richiedere sino a 30 giorni per la completa remissione del dolore a causa dei margini scomposti, profondità e sfregamento. A surf abbiamo invece il contatto della pelle con un filo, in genere doppio tipo 0.60, e quindi non danni da taglio ma efetto ematoma o contusione a causa dell'effetto frusta che abbiamo con errati rilasci dopo ore e ore di lanci. Per ovviare a tutti uesti problemi possiamo ricorrere la paradito, sia nelle sue forme in vendite nei negozio o usando delle piccole astuzie che semmai possiamo avere in cassetta e sfoderare quando i prodotti commerciali ci abbandonano o usarle sempre, come faccio io. Il mio consiglio ricade sempre per un pezzo di circa 2 cm di tubolare della bicicletta da corsa, ottimo per resistenza e capace di adattarsi alla maggior parte delle dita. Io però preferisco tagliare le dita dei guanti da cucina usati e metterli in cassetta, quando occorre basta infilare ed è fatta. Per il surf funge bene sopratutto con due giri di nastro isolante come rinforso sulla parte interessata, a spinning va bene cosi com'è, ma badate bene che se nel lanciare l'artificiale incaglia lo sfregamento taglia il paradito (ma voi non avete danni) e quindi dopo va cambiato. Se avete altri metodi per fare i vostri paradito fateci sapere.

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martedì 20 dicembre 2011

Ricette: La spigola all'acqua pazza


La spigola all'acqua pazza è un'antica ricetta da sempre utilizzata dai pescatori e dagli amanti del pesce per valorizzare il prodotto fresco e non conservato. Rispetto a tutte le altre ricette che abbiamo per la preparazione della spigola l'acqua pazza si può preparare solo con un branzino freschissimo, quindi diffidate sempre di quei ristoranti che non la propongono o su vostra richiesta non vogliono cucinarla. Ricordate comunque che l'unico modo per mangiare del pesce fresco è pescarlo e cucinarlo noi stessi, quindi seguite questo link e studiate come pescarla da soli o quest'altro per vedere una bella spigola appena pescata. Per preparare la spigola all'acqua pazza occorre una spigola da 500 gr per ogni commensale, poi pomodorini del piennolo (o in alternativa pomodori a grappolo se amate i sapori dolci), prezzemolo, acqua di mare o acqua e sale, olio extravergine di oliva, aglio, pane vecchio pre preparare le bruschette. Mettete al fuoco una padella capiente con l'acua salata. Apena l'acqua inizia a scaldarsi agiungete la spigola eviscerata, aglio, prezzemolo, i pomodorini tagliati a metà, olio e fate cuocere con il coperchio per circa 25 minuti, avendo cura di girare la spigola dopo 10 minuti. Intanto mettete una padella sul fuoco e fatela scaldare per abbrustolire il nostro pane. Quando la spigola è cotta mettiamola nei piatti fondi avendo cura di servire anche il brodo di cottura, mettendo al bordo del piatto anche il pane abbrustolito da mangiare inzuppato nel brodo. Buon appetito.

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martedì 6 dicembre 2011

I Piombi da pesca Parte I (Piombi a bassa tenuta)

Il complesso pescante nella pesca a fondo e nel surfcasting è ancorato al fondo da un oggetto pesante: il piombo. La sua funzione varia in funzione del momento e dell'azione di pesca. Durante il lancio deve assicurare una lunga gittata, resitere al vento laterale e arrivare velocemente al fondo. Quando si trova sul fondo deve ancorare il calamento reistendo alla corrente e alle onde. Al momento del recupero deve rendere agevole lo stesso o comunque non renderlo troppo faticoso. Riflettendo sulle caratteristiche dellle zavorre viene naturale pensare che non esiste il piombo ideale per tutte le condizioni meteomarine ma occorre scegliere il migliore compromesso per ogni momento aggiungendo anche la variabile del peso. In base alla tenuta, aerodinamicità, bucare il vento, tenuta sulla sabbia, rotolamento, insabbiamento, capacità di staccarsi dal fondo si classificano i vari piombi. In presenza di mare calmo, assenza di correnti laterali determinanti e necessità di dover fare metri possiamo scegliere un piombo a bassa tenuta ed alta aerodinamicità. Questi sono tutti caratterizzati dall'avere forma ad ogiva che da la capacità di volare lontano e fendere l'aria, ma al contempo una volta giunto sul fondo non da garanzie di tenuta, soffrono il rotolamento e non sono efficaci nell'autoallamata del pesce. Tra questi ricordiamo il tournment, beachbomb, AB1, roccobomb, evolution. In particolare i piombi con alette hanno volo più stabile e sono più agevoli da recuperare in qualto si staccano dal fondo, ma coprono minori distanze.

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