giovedì 27 febbraio 2014

Surfcasting: Innescare il cannolicchio


Il surfcasting è la pesca invernale per eccellenza, tecnica apprezzata solo dai veri pescatori che non temono il vento e la pioggia. Una delle esche tipiche del surfcasting è il cannolicchio, mollusco bivalve utilizzato sempre a pesca in inverno e capace di attirere tutte le specie che battono le spiaggie invernali, ovvero spigole, saraghi, gronghi, ombrine. Il problema sorge nella preparazione dell'innesco, poichè le onde e la corrente riducono la tenuta del cannolicchio all'amo. Già parlammo del filo elastico utilizzato per rassodare le esche ma ora vedremo nello specifico come innescare il cannolicchio e tenerlo moto tempo in acqua senza risentire del tempo ed evitando che nel lancio diventi una massa informe e poco ferrante a causa della sua risalita sull'amo. Prendete il cannolicchio e separatene il corpo dalle valve, passatelo sull'ago da innesco e di li all'amo (generoso) di modo che dalla lingua bianca sbuchi la punta dell'amo. Dopo accostate l'ago all'innesco e poiiniziate a passare il filo elastico per rassodare l'innesco. Fate molti giri di filo ma ricordate che il segreto è passarlo anche sul cannolicchio nella parte dopo la punta del'amo. Stringendo bene, facendo un bel nodo alla fine e rassodando tutta la lunghezza del cannolicchio non avrete problemi di sorta e la punta dell'amo sarà sempre scoperta e ferrante, pronta a pungere la spigola di turno.

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lunedì 24 febbraio 2014

Segreto per conservare le esche a lungo

Può capitare di decidere improvvisamente di andare a pesca e di non avere la possibilità di acquistare esche. A questo fine è bene comprare una bella quantità di cannolicchi e porli in un barattolo immersi in una soluzione satura composta da acqua e sale da cucina (circa 300 gr di sale per ogni litro di acqua). Chiudiamo il barattolo col suo tappo e mettiamolo in freezer. Una volta scongelati avrete dei cannolicchi in ottime condizioni ed appetiti da tutte le specie insidiate nella pesca dalla spiaggia e dalla scogliera. Nella soluzione satura potete porre anche delle fasolare, della sappia o degli occhi di canna. Al momento giusto mi ringrazierete. Vi state domandando cosa succede se congelate le esche tal quali?? Allo scongelamento i tessuti si saranno rovinati ed a causa della rottura della membrana cellulare avrete una grande perdita di liquido, in pratica saranno meno appetite e molto più dure.

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venerdì 21 febbraio 2014

Esche: Il bibi

Il bibi è una delle esche più attiranti in assoluto. Si presenta con una forma a salsicciotto, lungo da 8 a 25 cm e di diametro da 1 a 3 cm. Viene venduto in scatolette di plastica in 10 15 pezzi accompagnati da spugna sintetica per mantenerne l'umidità. A pesca è molto efficace per insidiare le grosse orate, ma spigole e grosse mormore non si tirano indietro di fronte a questo verme molto attirante. Il suo corpo grosso e quasi traslucido contiene al suo interno grosse quantità di liquido, che poi è la parte che attira i pinnuti. In frigo si conserca per lunghi periodi a temperature medio basse per cui per la pesca estiva occorre munirsi di un frigo portatile o di un box coibentato. Gli ami a becco d'aquila sono la scelta migliore per questa esca. Occorre ricordare che a parte i bibi che si acquistano in negozio in alcune regioni d'Italia (tipo il veneto) è possibile acquistare del bibi nostrano detto bibi di coffa. Questo si presenta di colore scuro e molto grande di dimenzioni, tanto da richiedere a volte di essere innescato rivoltato e legato col filo elastico.

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martedì 18 febbraio 2014

Il paternoster: pescare nella schiuma


Il Paternoster è il finale da turbolenza per elezione, ed in quanto tale dedicato principalmente alla ricerca dei saraghi nella schiuma. La sua realizzazione è abbastanza semplice. Occorre realizzare un’asola con del filo di dimensioni appropriate (generalmente tra 0,40 e 0,60 a seconda delle zavorre da lanciare). Successivamente realizzare due snodi come riportato nell’apposito post. Infine porre una girella all’estremità inferiore del trave, ed a questa giungere un moschettone od un altro sistema di aggancio del piombo. Questo finale nel suo assetto classico prevede trave di 1,5 – 2 metri del diametro di 0,60 mm e braccioli di circa 40 cm del diametro di 0,30 mm. Per evitare garbugli tra i due braccioli può essere necessario aumentare il diametro degli stessi al fine di utilizzare la maggiore rigidità del nylon. Possiamo usare questo calamento anche in estate o a mare calmo, ma occorre adeguarlo alle diverse condizioni del mare. Quindi a mare calmo potremo utilizzare due braccioli realizzati con nylon 0,20 e della lunghezza di 80 cm non essendoci le condizioni di turbolenza che aumentano i problemi di garbugli tra gli stessi. Se ci cono i presupposti per la presenza di pesci di galla (lecce stella, aguglie, occhiate) potremo apporre del popup in prossimità del bracciolo superiore in modo da insidiare anche queste prede.

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giovedì 13 febbraio 2014

Riviste di pesca vs Segreti della Pesca

Cari amici, oggi pomeriggio un componente del gruppo Amici di Segreti della Pesca ci ha mandato un messaggio chiedendo di non ricevere più i nostri messaggi poichè non aveva voglia di leggerci. Alla mia risposta di scuse nella quale facevo notare che lui si era iscritto al gruppo è uscito fuori che si tratta di una persona che dice di guadagnarsi da vivere con la pesca, nello specifico pare che scriva per delle riviste e che le cose non vadano bene. Per la cronaca ho fatto notare che in effetti sono problemi suoi ma da questo è nata una riflessione molto profonda sul nostro ruolo e su quello delle riviste. Iniziamo con il dire che le riviste si fanno per guadagnare, si scrivono cose solo per questo motivo con tutti i rischi del caso (di credibilità ovviamente). Nello specifico le marche che producono attrezzature sono "sponsor" e quindi sono trattate con i riguardi del caso poichè senza di loro le riviste non si fanno. Veniamo a noi. SdP nasce per esprimere in libertà quello che non si legge sulle riviste, si scrive senza alcun fine su tecniche ed attrezzature. Dire che Decathlon produce alcuni prodotti con ottimo rapporto qualità prezzo o che la lampada frontale che vende Dealextreme a 15 euro è la stessa che vendono marche blasonate a 80 non è tabù per noi. Diamo voce a tutti e pubblichiamo le vostre foto perchè ci piace il contatto con gli amici pescatori. Non ci becchiamo una lira ma crediamo che la libera circolazione delle idee sia la base della nostra società e la mancanza di un padrone renda il nostro lavoro davvero utile. Mai si è consigliato un prodotto non provato, spinto su un acquisto o taciuto su una notizia. Credete sia un male. Se fossimo sponsorizzati da una qualsiasi marca potremmo fare lo stesso? Saremmo ancora autorevoli? A voi la risposta. Posso solo dirvi che mi spiace che le riviste chiudano e che la gente non possa più guadagnarsi il loro panino (50 euro ad articolo ndr) ma a tutto c'è un limite. I tempi sono cambiati ma alcune persone sono rimaste al palo. Credo che più che la gratuità il lettore cerchi un consiglio super partes, cosa che da noi si trova di sicuro, altrove non so. Fateci sapere la vostra idea nei commenti al post anche perchè questi signori si rendano conto del perchè del successo di SdP.Tutti i commenti saranno publicati senza moderazione.

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lunedì 10 febbraio 2014

Pescare la spigola a spinning con ondulante più anguillina

Di questo periodo la preda più ricercata dai moli, dale scogliere o dalle foci è di certo la spigola. Questo pesce bazzica gli spot popolati da pesce foraggio e attende il momento propizio per attaccare la preda più debole o meno veloce. Questo comportamento ci è utile nel capire le modalità di attacco della spigola e occorre ricordarlo sempre nell'approccio ai predatori poichè il loro istinto è di attaccare l'animale che appare ferito o meno "performante" partecipando in maniera diretta alla selezione della specie eliminando gli individui deboli. Già parlammo in passato dell'utilizzo dei raglou e delle anguilline nella caccia alla spigola, ma se queste sono svogliate possiamo sfoderare un'arma ancora più adescante: Un artificiale ondulante al quale abbiamo attaccato un'anguillina. Se poi proprio vogliamo il massimo occorre usare un ondulante del tipo fetta di salame che è studiato apposta per la spigola. Questo artificiale composto da il meglio di se in recupero lento e lentissimo ma possiamo anche sfruttarne il rimbalzo sul fondo o la fase di caduta. Speso infatti la spigola insegue da vicino l'artificiale e lo attacca nel rimbalzo. Ricordate di recuperarlo sempre piano aggiungendo a metà recupero una o più fasi di stallo con rimbalzo e recupero. La grossa spigola di certo nn resisterà.

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venerdì 7 febbraio 2014

Pesca inglese di precisione alla spigola: galleggianti Drennan

Nella pesca scegliere la giusta attrezzatura da pesca è fondamentale, cosi come sapere cosa e dove comprare può fare la differenza tra catture e cappotti. Nello specfico nella pesca all'inglese alla ricerca della spigola conta la sensibilità del galleggiante e la sua affondabilità. Per questo motivo risultano eccezionali dei galleggianti prodotti dalla Drennan, storica marca inglese che produce galleggianti di altissima qualità studiati per la pesca delle carpe in superficie e adatti alla pesca di sensibilità. Nello specifico la scelta è caduta sul modello crystal insert, sia nella versione loaded (cioè con piombatura a goccia concentrata in coda e piccolo peso da distribuire sul terminale) che non piombata. La tipologia di galleggiante scelta si presenta molto sottile, circa 3 mm, e costruita in materiale brevettato dalla Drennan che lo rende elastico e totalmente trasparente in acqua per non spaventare i pesci. La versione loaded si tara distribuendo 1BB o 1.5 BB sul terminale, quindi permette di pescare con 0.6 - 0.8 gr di piombo a mare calmo e a profondità non eccessive. I non piombati vanno da AA a SG e permettono di pescare con massimo 4 gr di piombo, quindo sono più adatti a turbolenza e meteo incerto. Il diametro ridotto e la forma lunga ed affusolata (sino a 30 cm) li rende poco sensibili al vento, anche se poi nella lunga distanza perdono di visibilità a causa dell'antenna molto sottile. Per questo motivo è possibile comprare un kit di astine di ricambio presenti in vari colori e lunghezze, ma sopratutto nella versione alta visibilità con antenna maggiorata in diametro. In italia questi gioielli inglesi vengono commercializzati a 3.5 euro, quindi per prenderne il minimo che ci serve per avere un minimo di scelta siamo sui 20 euro. In inghilterra i prezzi sono molto più contenuti variano tra 1 e 1,5 sterline con spedizione tra le 3 e le 5 sterline (5 è signed for, ovvero raccomandata). Inoltre in italia non sono disponibili le antenne di ricambio. Fatti due conti conviene di sicuro acquistare in inghilterra questi ottimi galleggianti che durano nel tempo grazie agli ottimi materiali utilizati. Nelle foto il materiale che mi è arrivato per posta, sia i galleggianti che le antenne optional. In privato posso dirvi il sito dal quale mi sono fornito.

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lunedì 3 febbraio 2014

Tutorial - Riparazione rapida anelli di una canna bolognese

L'altra sera sono andato a pesca ed all'arrivo sul molo il mio compagno di pesca apre la bolo e mi chiama ... c'era un anello senza la pietra, sintomo della rottura dell'anello a causa di un urto diretto. Gli dico di non preoccuparsi, apro la mia di bolo e zacchete ... a me mancano tre pietre degli anelli. In pratica un urto forte aveva lesionato la struttura di 3 anelli della canna da pesca obbligandomi ad usare la canna di riserva (ne porto sei con me, ma comunque mi sono incazzato). Oggi appena mi sono liberato mi sono organizzato per la riparazione e fatte due foto mi sono messo all'opera per scrivere questo tutorial. In pratica la canna da pesca del tipo bolognese presenta anelli a ponte singolo, o anelli scorrevoli. Il vantaggio dell'uso dell'anello a ponte singolo è tutto legato alla leggerezza ed alla facilità di montaggio, essendo necessaria una sola legatua anzicchè due. Avendo una sola legatura possiamo poi procedere alla sostituzione dell'anello senza rifare la legatura stessa ma estraendo l'anello e rimettendone uno nuovo. Preparate dello scotch gommato, una pinza, colla tipo uhu uhu (no attak in quano troppo veloce, quindi non permetterebbe di posizionare corretamente l'anello), cartoncino o carta. Prendete la canna con la mano sinistra e impugnate con la destra la pinza, quidi afferrate l'anello per la parte di stelo che esce dallalegatura e fate una forza costante verso la cima dell acanna, In uno o duse seconi l'anello uscirà dalla legatura come una spina dalla presa, lasciando la legatura integra sia all'esterno che all'interno. Prendete il vostro ormai ex anello ed andate da un negoziante di fiducia per acquistare un nuovo anello, specificando sempre che ne volete uno con pietra (mai plastica). Al ritorno prendete lo scotch gommato e icoprite la parte a valle dell'anello, poi mettete la carta o il cartoncino tra la sezione dove state lavorando e la successiva per avere il campo sgombro ed evitare urti. Quindi prendete l'anello con le mani, meteteci della colla sullo stelo e poi infilatelo nella legatura. Tiratelo subito fuori, metteteci un altro goccio di colla e rimettetelo a posto. Spingete l'anello sino in fondo ma senza forzare, quindi tenete la canna orizontale e ferma per 12 ore ma solo dopo avere rimosso la colla sueprflua. In questo modo avrete risparmiato un sacco di soldi (l'anello costa 2 euri, la riparazione dal negozziante 10 euri ad anello) e avrete evitato di rifare le legature, con evidenti cambi di colore, colature e similia. A seguire tutte le foto della riparazione.

 
 
 

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