mercoledì 27 agosto 2014

Pesca del barracuda a spinning

Abbiamo visto le caratteristiche generali del barracuda e la sua pericolosità per il pescatore ed il bagnante, ora passiamo a come si pesca il barracuda a spinning. Diciamo che essendo un predatore munito di un forte istinto occorre beccarlo nei momento di maggiore attivita e poi metterlo sotto stress con continui lanci e recuperi. La zona dove insidiarlo deve presentare sempre molto pesce foraggio, quindi i porti sono l'ideale sopratutto a ridosso delle scogliere o ostacoli sommersi. Le ore in cui cercarli sono tassativamente alba e tramonto in primis o notte fonda, dove grazie all'oscurità i nostri artificiali risultano maggiormente adescanti. Data la sua gregarietà in presenza di inseguimenti o lisci conviene insistere nella speranza che si scateni competizione nel branco e si abbia l'attacco giusto. Per canna e mulinello non è opportuno discostarsi molto da quelli usati per le altre specie principali, mentre per l'artificiale occorre ricordare che il serra attacca dal basso verso l'alto, occorre quindi usare minnow di superficie (con e senza paletta) che si prestano al gioco . Discreti risultati anche con i popper ma non consigliati per la scarsa regolarità delle catture. Mai usare wtd che distraggono questo predatore, buoni risultati anche con i modelli con le sfere che emettono vibrazioni. Per i colori occorre usare modelli "credibili" per acque chiare o alba e tramonto, mentre alla notte possiamo usare dei modelli a colori sgargianti per stimolare l'attacco. Dopo l'allamata e lo sportivissimo combattimento occorre prendere il barracuda con la pinza da muso e slamarlo con grande accortezza poichè il morso potrebbe causare danni davvero seri. Vi consiglio semrpe il catch and release perchè le carni non sono eccezionali ma se volete provare  per curiosità vi conviene mettere l0animale in un recipiente di plastica per evitare morsicature accidentali.

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domenica 17 agosto 2014

La pesca notturna

La pesca notturna in estate è di certo la più praticata perché è un momento in cui non fa caldo e quindi puoi anche vestirti leggero. Poi è possibile pescare dalla spiaggia (di giorno c'è la balneazione), non ci sono barche che vanno e che vengono e c’è molto più silenzio. Con la pesca notturna si è più rilassati e anche la minima abboccata è resa magica dall'assenza di luce. La tecnica e l’attrezzatura che uso io è una bolognese montata all’inglese con pasturatore e bigattini. Combinazione perfetta per prendere saraghi, orate e spigole, anche di grosse dimensioni. La pesca di sera deve essere comoda infatti è consigliabile portare degli zampironi contro le zanzare onde evitare di essere dissanguati durante la pescata, serve poi acqua fresca a volontà e qualcosa di leggero da mangiare. Inoltre non deve mancare una sedia per evitare di pescare in piedi ed quindi di stancarsi, la luce frontale è d’obbligo ed poi la normale attrezzatura tipica che un pescatore x eccellenza deve avere. Questa pesca dà soddisfazioni come potete vedere dai report pubblicati su questo sito. Un saluta dal vostro Pescatore Abusivo da Ischia

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giovedì 14 agosto 2014

Come attirare i grossi pinnuti: La sarda

Sardina pilchardus La sardina è da sempre l'esca d'elezione per la pesca professionale. Basta pensare che le coffe, lenze con centinaia di ami, sono state da sempre innescate con le sarde, cosi come si sono usate le sarde come esca nelle nasse. La sarda è definito un pesce povero in quanto sul mercato spunta sempre prezzi molto bassi (max 2 euro al chilo) anche se occorre ricordare che in cucina esistono piatti di grandissimo pregio creati con questo pesce (come non pensare alla paste con la sarda tipica della sicilia). Questo pesce è molto diffuso nel mare mediterraneo dove si sposta in branchi numerosi e compatti, tanto che i pescatori professionisti usano prenderle con le reti a circuizione. Il segreto della sua attrattiva nei confronti dei pinnuti è legato alla ricchezza di olio nelle sue carni.
Una volta in mare crea una scia odorosa che richiama i pesci proprio nella sua direzione. La sarda può essere innescata sia tal quale che eviscerata e rivoltata. Nel primo caso durerà più a lungo in mare, nel secondo diffonderà più velocemente il suo olio nel mare, quindi attirerà prima i pinnuti. Il suo innesco prevede sempre l'utilizzo di ami zerati di grosse dimensioni, al fine di garantire una precisa allamata e evitare le mangiate a vuoto. E' sempre consigliato l'utilizzo di due ami nel filetto di sarda, sempre disassati di almeno 90 gradi, per aumentare le possibilità di allamata nella bocca del pinnuto. Per innescare la sarda occorre sempre del filo elastico, ovvero del filo che si acquista in comodi rocchetti nei negozi di pesca e che ha una elevata elasticità, e che quindi usiamo per dare compattezza ai filetti di sarda. Spigole, pesci serra, gronchi sono di sicuro le specie che sono più attirate dalla sarda, quindi di seguito riportiamo brevemente la tecnica da utilizzare per ognuna di queste.
Spigola: nei mesi da novembre a gennaio la spigola è sempre alla ricerca di cibo poichè si avvicina il periodo riproduttivo e necessita di proteine per portare avanti le uova. In questo contesto possiamo utilizzare un long arm o uno short (preferibile) con terminale di circa 1 metro con innesco di sarda con polistirolo all'interno per dargli mobilità. Se occorre fare grosse distanze è opportuno munire il terminale di bait clip.
Pesce Serra: pesce molto diffuso sulle coste italiane, presente principalmente nei mesi estivi e molto ma molto aggressivo. Attacca voracemente le prede, spesso nel recupero di piccoli grufolatori attaccati ai nostri calamenti si registrano attacchi ed al pescatore non arriva che la testa del pinnuto. Per i calamenti vale quanto detto per la spigola salvo inserire almeno 30 cm di cavetto di acciaio resistente ai denti del pesca serra. Per insidiare il serra occorre sempre inserire polistirolo nell'innesco.
Gronco: Pesce di forma allungata, molto vorace ed attivo solo alla notte. Per la pesca si utilizza generalmente un long arm con finale in cavetto di acciaio e sarda. Per aumentare l'attrattiva dell'esca si può inseirre uno starlight sulla sarda.

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venerdì 1 agosto 2014

Canna ad innesti vs canna telescopica

Oggi vogliamo dedicare un pò di tempo ad una delle domande che più frequentemente ci viene fatta sia su facebook che in posta elettronica, ovvero se conviene acquisare canne telescopiche o ad innesti. Inziamo con un esempio motoristico: i motori a 6 cilindri sono + veloci, + potenti, fanno un rombo + bello e durano di +. Allora perchè tutti acquistano motori a 4 cilindri?? Ecco fatto il paragone con le canne. Quelle ad innesti sono come i 6 cilindri della pesca, ovvero sono molto più performanti nel lancio, durano di più grazie alla mancanza delle sezioni che portano molti problemi, segnalano meglio le abboccate, si piegano meglio e in tutto sono migliori essendo costruite in pezzi più lunghi. Ad esempio le ripartite da surf e paf da 4 mt sono in due pezzi, quindi hanno solo una soluzione di continuità lungo tutta la canna a differenza delle telescopiche che ne hanno almeno 4. Ciò significa azione migliore grazie al ridotto numero di giunzioni che per quanto curate alterano le idee progettuali degli ingegneri. Come contropartita le canne ad innesti sono sempre più ingombranti delle telescopiche, sono più problematiche nel montaggio, vanno curati gli innesti, al montaggio occorre allinearle bene, si trasportano con i mulinelli smontati, costano almeno il doppio delle telescopiche. Invece le telescopiche sono comode, puoi montare i muli e i finali a casa, col vento è meno difficoltoso allineare gli anello, costano poco e c'è una grande varietà. Da una accorta lettura del mercato appare poi evidente che le canne ad innesti sono tutte sempre molto più costose delle telescopiche poichè sono canne costruite per un pubblico esigente, esperto e che non lesina sulla struttura di canna, anelli e placca portamulinello in quanto vuole il meglio. Tutte le canne da spinning sono ad innesti in quanto la lunghezza di due metri circa ben si concilia con il trasporto. Le inglesi di buona fattura sono tutte ad innesti, canne di 3,90 mt circa fatte in tre pezzi ed a due innesi. Le ripartite da surf sono tutte solo a due pezzi con un innesto a spigot nel mezzo, le due sezioni sono lunghe entrambe circa 4 mt e per il trasporto necessitate di macchian comoda e spaziosa. Già da questa piccola carrellata si percepisce come le canne ad innesti sono sempre superiori a canne di analoga qualità ma con struttura telescopica grazie alla riduzione delle soluzioni di continuità. D'altro canto i problemi nel trasporto, i costi superiori e il livello tecnico del prodotto possono scoraggiare il neofito. Detto questo vi consigliamo di acquistare il prodotto più adatto alle vostre esigenze, ma sempre consapevoli dei limiti e dei pregi dle prodotto.

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