domenica 30 dicembre 2012

Terminali: Lo scorrevole


Il terminale scorrevole è il terminale per eccellenza della pesca all'orata. Occorre ricordare che questo terminale nasce per la necessita di non far percepire alla preda la tensione del filo sull'esca, o di ridurne questa percezione. La sua realizzazione prevede un piombo forato all'interno del quale possa scorrere il trave. Ad una estremità dello stesso realizzeremo un'asola per l'aggancio allo shock leader ed all'altra legheremo uena girella di medie dimensioni. Avremo inoltre cura di inserire tra il piombo e la girella una perlina di gomma morbida per evitare che durante il lancio il piombo urti contro il nodo della girella e faccia deteriorare il nylon del trave. Alla girella attaccheremo bracciolo ed ami delle dimensioni richieste dalla nostra esca. Ricordate che questo calamento non è nato per segnalare precisamente le mangiate (come il long arm e lo short) ma solo per ingannare i pesci, quindi occorrerà un poco di esperienza per leggere i movimenti della vetta. Inoltre ricordate di non usare grammature troppo pesanti che svelerebbero al pinnuto la presenza del piombo. Ad ogni recupero occorre verificare se c'è sabbia nel condotto che passa nel piombo. Questa sabbia riduce la scorrevolezza del trave e deteriora il nylon. Onde evitare questi problemi potete utilizzare dei piombi con girella (io li sconsiglio) o acquistare degli snodi passanti (sono tipo un tubicino con attaccato sul suo asse una girella) che rendono i piombi fissi scorrevoli ed intercambiabili.

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sabato 29 dicembre 2012

Traina costiera in Costa Rica

I viaggi di pesca sono una realtà in crescita per gli appassionati di settore disposti a lunghi viaggi pur di pescare grosse e prestigiose prede in paesi dove la pesca regala ancora belle prede. Questa è una ricciola pescata durante uno dei miei viaggi ...esattamente in Costa Rica nel mese di Agosto ... Ho usato come esca un sugarello vivo ,affondatore a palla con sgancio rapido Stonfo , amo Big Game Mustad N° 7, finale 125 lb. Mulinello Shimano tld canna Italcanna I.G.F.A 30 lb , filo Ande 30 lb. Il Costa Rica e' il paradiso della traina costiera !!.

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sabato 22 dicembre 2012

Esche: le fasolare

Questa esca è una delle più potenti per il surf casting nostrano. Si presenta come un mollusco bivalve esternamente di colore rosa a righe bianche, grande e pesante, Per la pesca occorre aprirlo con un coltello inserendo la lama all'interno tagliano la parte muscolare a destra e poi a sinistra. Una volta aperto va separato dalle valve, quindi innescato sull'ago, o in alternativa passato con l'amo almeno quattro volte. Poi occorre rassodare il tutto con del filo elastico, senza esagerare. Alcuni pescatori sono soliti separare la lingua rossa (molto più dura) dal resto del mollusco e poi lo innescano per ultimo sull'amo. In questo modo si ottiene una migliore resistenza la lancio e maggiore durata in pesca. Le faoslare a pesca attraggono i pesci in condisurf in quanto hanno un forte sapore, il che quando il mare si muove molto è un indubbio vantaggio. A mare calmo si usa intera con le valve per la ricerca delle orate xxxl. Portatene semrpe con voi un paio vive se andate a pesca con condisurf, usatele di notte o al tramonto e innescatele su paternoster possibilmente facendole lavorare nella schiuma. Lenze dal 30 al salire e ami da 1/0 in su a becco d'aquila. Attira spigole, orate, ombrine in genere, anche se sono registrate catture sporadiche su altre varie specie. Nella foto in basso innesco di fasolare su long arm e piombo spike.


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venerdì 21 dicembre 2012

Prede: Il grongo

Conger conger
Questo pesce è uno di quelli capace di incuotere timore ai sub, oltre che regalare intense emozioni ai pescatori a surfcasting. Si presenta alla vista come un capitone, ma molto molto più grosso e pesante. Vine nei fondali fangosi sempre in una tana che in genere è buia e stretta, adatta a tenerlo al riparo della luce e dei possibili predatori. Di giorno resta tranquillo nella sua tana a pensare ai fatti suoi, al massimo mettendosi in attesa della notte ad osservare il mondo dall'imboccatura del suo antro. Di notte lo troviamo in giro per i fondali alla ricerca di un buon pasto fresco. Molluschi, cefalopodi e pesci di fondo sono la sua cena preferita. Tecnicamente è definito un pesce divertente da pescare in quanto resiste molto allo spiaggiamento e il suo corpo di forma allungata gli da una grande potenza nel combattimento. I piccoli gronchi, se catturati con le nasse, possono essere innescati vivi o morti per la ricerca delle spigole (analogamente a quanto riportato per le anguille). Facilmente si può pescare da spiagge in prossimità di scogliere, città sommerse o in presenza di relitti sul fondo. L'esca principe è la sarda mentre per portarlo a riva occorre il cavetto di acciaio di generose dimensioni.



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martedì 18 dicembre 2012

Manutenzione dei mulinelli: Il rullino guidafilo

Tutti noi sappiamo quanto un mulinello possa essere delicato se trattato male. Certamente trattare bene un mulinello significa evitarne urti accidentali, sciacquarlo ciclicamente per evitarne la corrosione, oliarlo e via dicendo. Esiste però un elemento specifico da curare e controllare ciclicamente: il rullino guidafilo. Questo componente ha la forma di un anello con una scanalatura centrale ed ha il compito di far scorrere il filo su di esso nel tragitto per la bobbina. Onde evitare riscaldamenti eccessivi ai monofili il rullino ha al suo interno un sistema con cuscinetto o boccola che permette al rullino di girare, dissipando quindi l'energia dello sfregamento del filo. E' proprio su questo piccolo componente che occorre focalizzare la nostra attenzione per evitare rotture scoccianti che possono rimanerci a pesca senza un mulinello. L'archetto ha il compito di accompagnare il filo sono al rullino guidafilo dopo il lancio, poi il filo scorre sul rullino e facendolo ruotare dissipa calore dello sfregamento, ma in questo momento ricordiamo che il filo è bagnato di acqua di mare, e il sale che porta con se va a depositarsi sia sugli anelli che sul rulino, anzi il rullino è molto più espsosto ai depositi di sale in quanto è di dimensioni minori, inoltre la sua rotazione fa evaporare velocemente l'acqua, rimanedo quindi sull'attrezzo il solo sale. Questo ha un forte potere corrosivo, tanto da poter portare i cuscinetti del rullino al grippaggio e/o bloccaggio si ache si tratti dle modello a boccola che del modello a cuscinetto. Per evitare questo problema occorre fare una acorta e ciclica manutenzione. Come potete vedere in foto occorre dotarsi di cacciavite a stella, grasso, spazzolino, acqua, pezza, carta, olio sbloccante e grasso. Prendete il cacciavite e svitate la vite che tiene bloccato l'archetto. Questa vite si trova dietro il rullino ed una volta rimossa rende possibile scostare l'archetto. A questo punto rimuovete il rullino guidafilo e pulitelo con cura dal grasso residuo, poi riponetelo in un bicchiere con acqua dolce e fatecelo stare per alcuni minuti, poi spazzolatene la superficie esterna con lo spazzolino per rimuovere eventuali incorstazioni, resti di sale o altro. Ora passiamo al cuscinetto, una volta rimosso infiliamo al suo interno una matita e faccianolo ruotare. Una volta verificate le condizioni del cuscinetto prendiamo dell'olio sbloccante e spruzziamolo sopra, poi facciamo girare il cuscinetto per alcuni minuti sino a che non gira pulito e regolare. A questo punto puliamo i resti di olio e mettiamo il cuscinetto nella sua sede. Poi prendiamo il grasso con uno stuzzicadenti e mettiamolo sulle due superfici del cuscinetto e tra il cuscinetto e il rullino guidafilo. Ingrassiamo anche la sede del rullino sull'attacco al mulinello e richiudiamo. Ora prendiamo un pezzo di nylon e facendolo passare nel rullino facciamolo girare per verificarne la scorrevolezza. Se avete seguito le istruzioni ora è tutto ok. Se invece notate che ilcuscinetto si impunta o non gira correttamente andate in un negozio di pesca ed acquistate il ricambio. Costa pochi euro e durerà una vita.

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giovedì 13 dicembre 2012

Risparmiare nell'acquisto dell'attrezzatura da pesca

Quando si inizia a pescare in genere si acquista l'attrezzatura che ci propone in legoziante, poi con il passare el tempo, l'esperienza ed i consigli degli amici ci si inizia a spratichire ed a considerare attrezzature migliori, o comunque particolari ed adatte alle nostre esigenze. In genere in questa fase inizia la ricerca su internet con l'eterno dilemma se acquistare su ebay, sui sito, pagare con paypal ecc ecc. Oggi vogliamo fornirvi una breve guida alla luce della nostra decennale esperienza. Primo aspetto da chiarire: è possibile risparmiare? La rispsota è ovviamente si, ma poi la conseguente domanda è : come? Il risparmio che possiamo operare nell'acquisto di attrezzatura da pesca è spesso limitato in italia alle promozioni. Ovvero un negozo acquista dalla cina uno stok di starkight, quindi evnde la confezione da 100 5 euro sperando che poi voi al momento dell'acquisto prendete altre cose, semmai a prezzo maggiorato. Quindi acquistate solo il prodotto in offerta, se manca e ve ne propongono uno più costoso rifiutate. Il mercato in italia funziona così poichè manchiamo di siti di produzione, spesso i negozi sono di piccole dimensioni ed evitano di farsi eccessiva concorrenza. Secondo aspetto da chiarire: dove posso risparmiare? Qui inizio il difficile poichè spesso per risparmiare occorre verificare la disponibilità del nostro prodotto all'estero e poi verificare se con spese di spedizione e tasse di importazione il prezzo è ancora conveniente. In genere l'acquisto in europa è esente da sorprese poichè non c'è il dazio doganale, se invece acquistate dal resto dle mondo e la dogana scopre che il vostro pacco contiene un'acquisto siete sottoposti ai dazi doganali, spesso una bella botta. In europa vi consiglio di concentrarvi sull'inghilterra in quanto ha tasse di importazione basse e quindi la maggior parte dell'import regolare passa da li. Una mano ci viene da ebay. Infatti il famoso portale per gli acquisti permette di cercare un oggetto in tutto il mondo, in europa o in itlia, quindi ricordate di dare sempe un occhio all'estero. Inoltre i venditori inglesi sono molto seri e mai, e dico mai, farebbero una truffa o un raggiro. Inolte le spedizioni sono tutto sommato economiche e consentono sempre un risparmio. Nel caso di negozi on line esteri mandate sempre una mail di conferma della spedizione in italia in quanto spesso non spediscono da noi per problemi con le consegne. Fatta questa breve premessa occorre ricordare che il costo della spedizione può incidere molto per colli grossi (canne, cassoni) e che quindi occore sempre verificare. Considerando comunque il dinamismo del settore e la grande offerta di materiale che ic viene da tutto il mondo vi possiamo solo invitare a considerare caso per caso l'acquisto, verificando il prezzo on line e nel negozio valutando sempre il piccolo (ma sempre esistente) rischio di inghippo quando si acquista on line o per corrispondenza. Un chiaro esempio sono le elampade frontali. In negozio ci chiedono circa 100 euro per una buona lampada, ma su ebay troviamo una led lenser H7 a soli 40 euro e rotti, spedita dall'inghilterra. Risparmio assicurato e qualità garantita. Se invece dovessimo acquistare una bobbina di filo fluorcarbon da 50 metri a 10 euro da sommare alla spedizione non ci converrebbe.

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mercoledì 12 dicembre 2012

Il piombo spike

Quando il mare è molto agitato ed i piombi normali ad alta tenuta (sfere, piramidi, coni) scarrocciano occorre sfoderare l'ultima arma a disposizione del surfcaster: il piombo spike. Come si vede bene dalla foto questo piombo è munito di quattro rampini posti in punta al piombo che si aggrappano al fondo e lo tengono li più o meno fermo. Quando poi occorre recuperare, con o senza pinnuto, occorre scalzar elo spike, facendo si che si aprano i rampini, cosi da recuperare agevolmente il piombo. Vantaggi: Alta tenuto al mare mosso. Svantaggi: Solo lanci sospesi, raccoglie molta sporcizia. Accortenze: usare solo con fili in bobbina robusti, in quanto nel momento del recupero occorre scalzare lo spike dal fondo facendo una forte trazione.

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mercoledì 5 dicembre 2012

Segreto per salvaguardare i mulinelli da pesca

Dopo ogni uscita sciacquiamo i mulinelli con acqua corrente, evitando che l’acqua penetri nei meccanismi interni, negli ingranaggi e si mischi al grasso, rendendolo poco funzionale. Dopo smontare la bobina dal corpo del mulinello e immergerla per poche ore in acqua, possibilmente distillata. Così il sale che si trova sul filo e nel filo si scioglierà, allungando la vita dello stesso. Se ponete attenzione nel confrontale un filo mai lavato in questo modo ed un filo curato noterete che il primo già dopo poche uscite si presenterà rugoso, e dopo mesi attaccaticcio, oltre a perdere parte del suo carico di rottura. Le parti in metallo e plastica del mulinello dureranno di più e non avranno i classici sintomi di salsedine, ovvero cromature e pittura che saltano via a pezzi.Se avrete cura anche di oliare i cuscinetti esposti e le parti da attrito sicuramente il mulinello durerà a lungo ed avrà performances migliori. Provare per credere.

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martedì 4 dicembre 2012

Saraghi dalla scogliera

Cari amici di segreti della pesca, pratico per la maggior parte la pesca alla bolognese dalla scogliera perchè e quella che mi emoziona di più!! In genere uso come lenza imbobbinata dello 0,14 della colmic(fendrell) con galleggiante da 3,4,o 5 grammi a seconda della situazione del mare, da premettere che pesco con mare abbastanza grosso e con scaduta di mare. Montatura a scalare con pallini piccoli da due metri, terminale da un metro e mezzo di fluorocarbon dello 0,10 o dello 0,13 in genere asso di cuori, che trovo ottimo, in fine uso ami del 14,16 della maver o gamakatsu. Come esca uso il bigattino o gamberetti vivi!!! Segreti mi fa molto piacere se lo pubblichi ok questa e la mia tecnica x insidiare i pesci!!! Ciao e fammi sapere se e quando lo pubblichi Michele B.

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sabato 1 dicembre 2012

Le esche bianche: il calamaro


Con l'arrivo della bella stagione (per il surfcasting) occorre rispolverare le vecchie tecniche di pesca del surf puro fatte di astuzia ma anche di sostanza, esche proteiche, freddo e filo elastico. I vermi ormai possono lasciare lo spazio alle esche che saziano le spigole in cerca di cibo per affrontare le lunghe fatiche della riproduzione. Tra tutte queste esche quelle bianche possono essere definite le esche principe per tanti motivi: attirano per il colore, sono ricche in proteine, possono essere tagliate in base all'innesco e sopratutto sono appetite dai pesci. Il calamaro è certamente il più utilizzato anche grazie alla sua luminescenza che di certo gioca sull'attrazione del pesce in presenza di scarsa visibilità. Munitevi di forbici e ricordate di preparare degli inneschi quanto più simili a quelli in foto. Per primo ricordatevi  che potete innescare i due tentacoli più lunghi come se fossero dei vermi su ami beack alla ricerca dei saraghi al tramonto. Poi i piccoli tentacoli possono essere usati tutti insieme per il famoso "gonnellino awaiano" alla ricerca del pezzo grosso. Poi con un pezzo di mantello possiamo fare la coda di rondine, con le due estremità che si muovono e attirano la spigola di passaggio. Ovviamente parlare di misure degli ami non ha senso in quanto dipendono dal mare e dalle dimensioni dell'innesco. Comunque fili da 0,30 a 0,50 e ami di 1/0 e 2/0 sono la norma.

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