lunedì 30 novembre 2009

Ricette: Calamaro imbottito


Il calamaro imbottito è un'antica ricetta, retaggio del tempo in cui si prepararava il piatto unico che doveva fornire carboidrati e proteine in unica soluzione. Per preparare questo gustoso piatto andate a pesca e fate in modo di avere un calamaro per ogni commensale. Una volta a casa pulitelo delle interiora e rimuovete i tentacoli e le alette che dovranno essere passati in padella con olio per poi arricchire la farcitura. Procuratevi dle pane avanzato il giorno precedente e fatelo ammorbidire in acqua. Dopo pochi minuti strizziamolo bene e facciamolo rosolare con un cucchiaio d'olio. A questo punto siamo pronti per la preparazione della nostra farcitura: uniamo il pane con il calamaro fritto, olive nere snocciolate, capperi, prezzemolo tritato, sale e pepe e misceliamo il tutto sino ad otterere una pasta omogenea e densa. Prendiamo i calamari e, aiutadoci con un cucchiaio, mettiamo il ripieno all'interno facendo in modo da disporlo uniformemente e chiudendo l'estremita con uno stuzzicadenti di legno. In un tegame facciamo soffriggere uno spicchio d'aglio con olio, aggiungiamo pomodori tagliati a pezzetti e del sale e facciamo iniziare la cottura. Dopo cinque minuti uniamo i calamari e facciamo cuocere a fuoco lento con un coperchio che evita la fuoriuscita del vapore acqueo. Se il tutto dovesse asciugarsi prima della cottura dei calamari uniamo poca acqua. A cottura ultimata spolveriamo con prezzemolo finemente tagliato e serviamo ben caldo.

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domenica 29 novembre 2009

Il regolamento del buon pescatore


Da Segreti della Pesca
Pubblichiamo un interessante decalogo del pescatore scritto dal nostro famoso Maurizio Pierotti. Occorre ricordare che la pesca non va intesa come cattura del pesce ma come momento sportivo e di confronto col pesce, il quale va trattato come un valoroso combattente da sfidare e non come un animale da braccare. In questa otttica lo stesso prelievo del pescato viene vissuto sotto un'altra ottica dando grande importanza al catch and release ed al rispeto della fauna ittica. Ci uniamo quindo al'appello di Maurizio ricordandovi di lasciare gli spot più puliti di come li trovate evitando atti di barbarie o comportamenti antisportivi.
  1. Limita il prelievo a ciò che puoi mangiare.
  2. Pesca nel rispetto dell'etica sportiva con tecniche che offrano un leale confronto con il pesce.
  3. Pesca con attrezzature e metodi che consentano il rilascio ed il rispetto delle prede.
  4. Tieni in considerazione la densità di pesce presente nel contesto territoriale in cui peschi.
  5. Non insistere sugli stessi spot di pesca, con prelievi metodici ed intensivi.
  6. Rispetta con prelievi mirati e limitati nei periodi di riproduzione.
  7. Rilascia i pesci di piccola taglia, anche se nelle misure concesse, lasciando loro l'opportunità di riprodursi.
  8. Cerca di essere selettivo e mirato nelle catture.
  9. Conosci la biologia e le abitudini dei pesci, per un prelievo consapevole.
  10. Rispetta la regolamentazione attuale.
UN SALUTO DA MAURIZIO PIEROTTI DA PISA.

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domenica 22 novembre 2009

Ricette: Tonno allegro

Continuiamo con le nostre ricette a base di tonno. Questa volta prepariamo il tonno allegro, una veloce preparazione a base di tonno e vino bianco, una vera delizia. Il tutto inizia preparando cinque fette di tonno, del vino bianco, e olive nere snocciolate, oltre ad ingredienti di uso comune che di sicuro avrete in dispensa. Mettete il pesce in una pentola capiente, poi versate a coprire vino, sale, pepe, spezie e lasciatelo riposare per 2 ore a temperatura ambiente al fine di ottenere una dolce marinatura. Allo scadere delle due ore unite rosmarino e l'aglio tritato. Intanto mettete al fuoco una padella oleata, quando sarà calda versate il tonno, bagnando con il sugo della marinatura, spolverate con del di pangrattato e terminate la cottura. Nel frattempo fate sciogliere del burro e unite le olive, le acciughe e il succo di limone. Rimestate il tutto lentamente fino ad ottenere una salsa da porre sul pesce appena cotto. Buon appetito a tutti voi.

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venerdì 20 novembre 2009

Pescata in cava


Da Segreti della Pesca
La cava non è un ambiente naturale ma nasce dall'attività dell'uomo che con la sua opera di scavo porta via parte del suolo creando un invaso. Terminata l'opera dell'uomo si accumula l'acqua e poi nel corso degli anni vi trovano rifugio prima gli insetti e poi tutte le altre specie, tra cui i volatili ed i pesci. Ovviamente la cava è molto pescosa e da il meglio di se dopo molti anni di vita, quando le grosse carpe e i bass che la colonizzano iniziano a riprodursi in maniera costante creando una vera e propria piramide alimentare che va dalle alghe unicellulari ai grossi predatori. In questo video il nostro Ripamonti ci insegna a pescare in una cava svelandoci i primi passi per questo tipo di pesca.



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giovedì 19 novembre 2009

CARPFISHING: I TERMINALI


Da Segreti della Pesca
Ecco qui il continuo delle nostre lezioni sul carpfishing. Oggi si parla di montature, tutto quello che vi può interessare dai materiali alle montature. Ovviamente il tutto prodotto con immagini facili ed intuitive. Introduzione alle montature da carpfishing: dalle montature (safety, inline, helicopter) agli ami, dal leadcore ai materiali usati per la costruzione dei terminali. Buona visione ed esercitatevi nel produrre le montature.

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mercoledì 18 novembre 2009

Ricette: Cartoccini di tonno

Il tonno è un pesce molto gustoso, caratterizzato dalle carni rosse come il sangue, gustose e ricche di proteine. Io non ho mai avuto il piacere di allamare un tonno, in effetti dalla spiaggia sarebbe difficile, ma coloro che hanno avuto questa fortuna e ci hanno combattuto parlano di un’esperienza unica. Comunque sia che lo acquistiate a fette che lo abbiate pescato voi per questa veloce e gustosa ricetta abbiamo bisogno di quattro fette di tonno. Lavatele, asciugatele e posatele una alla volta su un foglio di carta di alluminio che poi diverrà il nostro cartoccio. Cospargete il tutto di sale e di pepe, spruzzate un po' di aceto, aggiungete i pomodori, il prezzemolo tagliato, alcuni capperi, ed oliate. Chiudete i cartocci e mettete in forno caldo a 200°C per 15 minuti. Servite con patate cotte sotto la cenere e/o patate lesse senza sale, che io preferisco.

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venerdì 13 novembre 2009

Quando e per quali pesci e' consigliabile il cavetto d'acciaio?

Carissimi amici di segreti della pesca, sono il vostro amico maurizio pierotti. In questi giorni molti giovani amici pescatori mi hanno mandato e-mail con 2 domande: quando e per quali pesci e' consigliabile il cavetto d'acciaio? in sostanza è possibile farne a meno anche se si devono insidiare possenti predatori? Il rockfishing o lo spinning spesso sono sinonimo di grandi predatori, ma non tutti son dotati di apparati boccali possenti muniti di dentature in grado di recidere il nylon. Basti pensare alla spigola che anche di grosse dimensioni non crea nessun problema in questo senso. In altri casi però l'impiego del cavetto d'acciaio è assolutamente indispensabile,come nel caso del pesce serra,del barracuda e delle murene. Insidiati con terminali di nylon (anche se di diametro sostenuto) non avremmo nessuna possibilità di successo, salvo rare eccezioni dove l'amo penetra all'estremo della bocca. EVITIAMO DI: abbiamo puntualizzato quanto sia importante l'impiego in certe situazioni del cavetto d'acciaio; tuttavia nello spinning sono molti i casi dove possiamo e dove dobbiamo farne a meno. In altre parole,anche quando ci dedichiamo alla pesca del serra e del barracuda se utilizziamo artificiali di buone dimensioni evitiamo di precederli con il cavetto poichè diminuiranno le abboccate. Del resto impiegando un grosso popper o uno skipper lures, le possibilita' che nel predare il pesce arrivi a spezzare il nylon sono veramente poche ed il gioco non vale la candela.distinti saluti da Maurizio Pierotti da pisa.

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giovedì 12 novembre 2009

Trote big per gli amici di S&D

Carissimi amici di segreti della pesca oggi io (Maurizio Pierotti di pisa) come ogni sabato sono andato a effettuare la gara alla trota al lago PRUNICCIO 2  di massarosa. Come ogni abitudine alle 7,15 sono al lago e intanto che aspetto il gestore PAOLO , mi preparo la mia canna a spinning browning e il mulinello daiwa con un filo Gamakatsu 0,20 e un mepps con paletta rotante argentata di 2gr. Fino qui era tutto tranquillo, fino a che arriva il gestore e mi dice: Maurizio venerdi ho fatto arrivare il camioncino delle trote dalla garfagnana , ma questa volta son grosse, ti divertirai. io stando nel dubbio se era verita' o scherzo mi affretto alla mia postazione. I miei amici della lucchesia incominciano a pescare con bombarda, e come al solito in giro di 1 ora hanno gia' effettuato 10 trote di 1kg l'una. Io resto un amareggiato e decido di cambiare postazione. Vedo una postazione con fondale ghiaioso e penso: qui e' un buon punto per le trote, a loro piace questo fondale e si insidiano bene tra le rocce. Allora decidi di lanciare e sento tirare la lenza.era una trota iridea da 500gr. Beh allora penso che avevo ragione, allora rifaccio un'altro lancio ma questa volta la canna si piega molto di piu'. Pensai:sara' la solita carpa  che passando e' rimasta impigliata al mio cucchiaino?, invece non era cosi', era una stupenda trota iridea  di kg 4,200 che si dimenenava come una matta, allora detti frizione e riuscii a inguainarla. Allora riflettei e diisi:allora paolo diceva la verità! Rieffettuerai un altro lancio e mi vidi una grossa trota rincorrere il mio meps. CAVOLO questa e' grossa!!!!!!! era una splendida iridea di kg 4,750 .. e allora dissi:qui il premio e' assicurato! Pieno di oddisfazione continuai la gara e alle ore 12 effettuerarono la pesa delle trote. Incredibile amici ho vinto ! Il secondo classificato arrivo' con una trota iridea da kg 4,600 . Un po' di fortuna ci vuole no?beh una splendida giornata. saluti e abbracci dal vostro appassionato di spinning mauriziopierotti.

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lunedì 9 novembre 2009

24 ore belly boat team

Carissimi amici di segreti della pesca, come state? Sono Maurizio Pierotti da pisa, il vostro fedele appassionato di pesca e raccontatore delle mie giornate di pesca. Oggi vi voglio raccontare la 24 ore belly boat team cup al lago black bass cove di Giambalunga di Ferrara. Un'oasi nomalmente utilizzata soltanto per il carpfishing. Un violento temporale con tuoni e fulmini inaugura la prima edizione di questa nuova e interessante manifestazione,costringendo gli organizzatori a posticipare la gara di una mezz'ora. Al via 9 squadre partecipanti per un totale di 27 anglers provenienti da Modena, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia. Il primo turno, con partenza alle ore 6.00 del sabato e termine alle 14.00, ha visto i primi 9 anglers darsi battaglia sotto una pioggia battente che li ha ccompagnati quasi alla fine del turno e, nonostante questo disagio le catture sono state interessanti con i prini tre Team raccolti in pochi grammi. Alla prima pesatura la classifica risulta: Team Magilla Bass squadra 2 al primo posto, H20 Fishing Team squadra 2 al secondo posto, e Senior Bass Angler al terzo posto. Alle ore 15.00 inizia il secondo turno che si concludera' alle 23.00: questo turno si rivelera' il piu' avaro di catture. Al termine di questo turno dopo aver pesati i pochi bass, i concorrenti si  sono radunati al bar ristorante con una simpatica cena di mezzanotte.Il vincitore sara' il Team Magilla Bass team 2 Bologna (strozzi,Artosi,Diciano,) con una pescata complessiva di 7,890 kg. Proposto nelle versioni floating e suspending, il Ballisong minnow, si presenta come un jerkbait molto tecnico che incorpora varie funzioni.Il modello sp risulta particolarmente efficace in condizioni di temperatura bassa,durante le jerkate ,infatti ,i due pesi in tungsteno, spostandosi in avanti e indietro,producono il suono "cupo" che assomiglia al suono prodotto dal pesce foraggio e che attrae i bass che stanno nelle profondita' elevate. Grazie al sistema di pesistica brevettato, l'azione prevedibile stimola i bass apatici ad abboccate di reazione. SE VOLETE ALTRE INFORMAZIONI SONO SU FACEBOOK (quello con la maglia rossa e collanina con croce pisana). Maurizio Pierotti.

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venerdì 6 novembre 2009

Surf casting: il campione del mondo under 21

Intervista a Stefano Guido. www.sabatoseraonline.it
Stefano Guido ha affrontato il campionato del mondo con umiltà e passione, restando sempre al comando della classifica individuale. Con quali dubbi e con quali incertezze sei partito, assieme ai tuoi compagni, dall'Italia? Come saprai sicuramente Hurgada ha ospitato per la prima volta una competizione di pesca da terra, quindi non ci si è potuti servire di informazioni derivanti da precedenti competizioni. Uniche notizie pervenute erano da parte di turisti-pescatori che ci hanno fornito qualche dritta su alcune specie presenti come ad esempio triglie e aguglie. I dubbi quindi, per lo più erano legati alla presenza di pesce o meglio come affrontare un mare poco conosciuto. Alla prima prova non ufficiale che cosa hai capito del Mar Rosso e che cosa invece ti ha colpito o stupito di più? Fin dai primi lanci siamo venuti a contatto con i pesci del luogo come snapper, dei pesci simili ad un sarago/occhiata ma col muso da grufolatore, un pesce scorpione e in particolar modo abbiamo testato con mano la ‘rabbia’ delle aguglie locali. Ciò che mi ha colpito di più è stata proprio la varietà delle specie presenti, viste da vicino non solo fuori dalla acqua ma proprio dentro al loro habitat naturale. Il vostro CT, Vittorio Galassi, prima dell'inzio della prima prova vi ha fatto qualche raccomandazzione particolare? Avevate impostato quale tattica? Le raccomandazioni del nostro mitico CT sono state fondamentalmente quelle di impostare un azione di pesca simile a quella che adottiamo in Italia, con calma e ragionando, senza lasciar prevalere il panico in caso di cattura di un pesce importante in termini di peso nel settore. La tattica adottata è stata quella innanzitutto di scappottare (catturare almeno un pesce, ndr) il prima possibile con i pescetti anche da un punto e poi non era detto che nello stesso modo e nello stesso posto potesse capitare l'imprevisto, vedi pesci palla, pappagallo, murene e pesci trombetta. Quale era il clima che si respirava nel gruppo della Nazionale U21 dopo la prima prova?La prima prova è stata una prestazione fantastica: quattro primi di settore e un secondo. Il morale era alle stelle, ma con la convinzione che era ancora la prima di quattro manche e che era stato piazzato solo un piccolo mattoncino per la scalata al vertice. Con che attrezzatura e con quale calamenti hai pescato? Sono state usate beach molto sensibili in vetta per percepire la più piccola mangiata e canne potenti, per i tentativi a distanze maggiori. Come calamenti hanno prevalso travi corti, diciamo di una lunghezza di 120-140 cm, con relativi braccioli da 15-25 cm. La cosa cambiava per i tentativi alle aguglie con travi da 200-250 cm e braccioli da 80-100 cm. Quali sono state le specie più insidiate? Le esche a vostra disposizione quali erano? Ma non c'era una specie prevalente comunque sono stati catturati alcune specie di grufolatori, triglie, snapper, pesci pappagallo, pesci palla, aguglie, tordi, triglie, lucertole, e altre specie coloratissime o meno colorate, di cui il nome mi sfugge. Per quanto riguarda le esche avevamo disponibili 250 gr di gamberetti e 250 gr di seppie. Ci racconti un episodio o un aneddoto legato a questo mondiale appena conclusosi? L'aneddoto più bello si è verificato alla prima manche ufficiale. Pescando in una buchetto di sabbia tra la barriera, dopo 3-4 pescetti da 15-16 cm, la canna si è piegata in modo progressivo dandomi l'impressione che il vicino di postazione avesse preso la mia lenza. Invece lui aveva la canna fuori dall'acqua; subito ho preso la mia e ho ferrato. Dopo una testa nel cavo d'onda ho visto risalire una sfera nera. Un pesce palla sentendosi allamato dall’amo forse per difesa si è gonfiato e in pratica l'ho recuperato a galla fuori dall'acqua. Come valuti la scelta di disputare tutte e quattro le prove di un mondiale di giorno senza prevedere almeno una prova in notturna? Le prove di giorno non creano nessun problema per quanto riguarda il pescato, ma almeno danno maggior visibilità ad uno sport da molti poco conosciuto. In riferimento all'Egitto sarebbe stato impossibile disputare le prove sul campo gara della barriera in quanto già di giorno, vedendo i canaloni più sgombri o le buchette, si incagliava molto il piombo nel fondale e si spezzavano le lenze molte volte con catture al seguito. Quale era il clima che si respirava invece dopo le pesature del sabato, a mondiale ormai concluso? Guarda dopo i risultati definitivi ancora nessuno si era calato nei panni dei vincitori, cioè tutti noi ci chiedevamo se fosse vero, se era un sogno o realtà. Quando si è sentito l'inno e tutto il resto allora abbiamo detto siamo veramente noi i campioni del Mondo. Due parole per descrivere a tutti l'operato di Vittorio Galassi, il vostro allenatore? Fantastico nella comunicazione con noi ragazzi, stupefacente nel leggere il mare e ragionare con la testa dei pesci. Inoltre permettimi di elogiare non solo il suo operato, ma anche quello di Marco Meloni vice ct, tassello fondamentale insieme a ‘Vitt’ e a noi ragazzi, per la riuscita del mondiale. I tuoi prossimi impegni ora quali saranno?
Oltre l' università? Saranno il club azzurro 2010 e spero almeno qualche trofeo...
Tratto da http://www.sabatoseraonline.it/home_ssol.php?site=1&n=articles&category_id=210&article_id=122949&l=it.

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Ricette: spaghetti alla bottarga di cefalo


La bottarga di cefalo è un prodotto povero ma ricco, semplice ma gustoso. I pionieri dellaproduzione della bottarga di cefalo sono stati i sardi, i quali custodiscono gelosamente le ricette per la preparazione di questo gustoso prodotto. Un nostro amico sardo ci ha inviato la seguente ricetta per preparare gli spaghetti alla bottarga di cefalo Per preparare gli spaghetti con la bottarga, lessate 400 gr di spaghetti in abbondante acqua non troppo salata in quanto la bottarga di suo è già salata. Mentre cuoce la pasta grattugiate la bottarga e mettete uno spicchio di aglio tagliato a metà a dorare in una padella con dell’olio. Quando l'aglio imbiondisce levate la padella dal fuoco, togliete lo spicchio d’aglio, ed aggiungete i la metà della bottarga grattugiata, la metà del prezzemolo tritato, il pepe nero macinato e infine un paio di mestoli di acqua di cottura; mescolate bene finchè il tutto diventi una crema. Quando la pasta sarà cotta al dente, scolatela e mettetela nella padella con il condimento e fatela saltare per qualche minuto, sino ad ottenere un ottimo mescolamento della pasta con il sugo. Quindi impiattate e condite con la bottarga e il prezzemolo rimanenti. Servite il tutto ben caldo.

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martedì 3 novembre 2009

Amici di S&D: Pescatore Abusivo


Ciao a tutti sono Lore...ormai mi faccio chiamare il Pescatore Abusivo...non perchè sn un fuorilegge..ma perchè mi piace il nome abusivo. Qualche giorno fa ho comprato un'esca finta per pescare a calmari a 1,50euro ... non è di marca e quindi quando sta molto tempo a contatto con l'acqua si spugna la stoffa (cosa molto strana ma è successo). ..allora un giorno ho tolto la stoffa, che era di colore blu, l'ho ricolorato di rosa scuro e ho aggiunto un un peso di 3,0g. Poi ieri sono andato a pescare con gli amici...io con la mia cana amulinello lo innesco con il terminale...dopo averlo correttamente fatto arrivare a mare e fatto scendere...sento uno strappo...inizio a recuperare ed esce fuori una calamaro da 650g...purtroppo non ho fatto una foto perchè il cell lo avevo portato da aggiustare...questa esce è veramente buona...e mi piace come è venuta. La potete vedere nella foto. Graziea tutti e lasciate dei bei commenti!.

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