giovedì 29 agosto 2013

Andiamo a pesca con il kayak

Tra le tecniche di pesca ibride di certo non può mancare la pesca cn il kayak. I puristi ribadiscono spesso che non si tratta di una tcnica di pesca ma di na tecnica di traina, il che filosoficamente cambia tutto. A noi però interessa capire di cosa si tratta e che risultati può dare. la pesca con il kayak consiste fondamentalmente nella traina di un artificiale mentre si va in giro pagaiando. I kayak ovviamente sono studiati apposta e montano potacanne, ecoscandaglio e tutti gli altri aggeggi utili per l apesca. Si va in uno spot promettente, si mette il kayak a mare e ci si allontana. A questo punto si mette la canna in pesca e pagaiando si percorrono le zone più promettenti, canaloni, degradi, secche. Poi si prova paralleli alla costa e poi perpendicolari, poi in diagonale sperando nel predatore che si sposta alla ricerca delle prede. Inoltre data la dinamicità del kayal si va anhe a provare con attrezature da vertical jiging o si prova sotto le scogliere a spinning lancianodo a ridosso degli scogli. Ovviamente ricordate che una pesca molto faticoosa, dovendo voi penare lla pesca e alla traina. Inoltre se non siete provetti pescatori non potete lanciarvi in qesta avventura. Ricordate di mettere sempre il giubbotto di salvataggio e di consultare il meteo prima di parire in quanto forti mareggiate o sostenuti venti di terra possono rovinare la vostra impresa.

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lunedì 26 agosto 2013

Come e perchè pulire il pesce


Il pesce, lo sappiamo tutti, va pulito prima di cucinarlo e mangiarlo ma pochi di noi sanno il perchè. Il motivo risiede nei batteri presenti nell'apparato digerente del pesce che insieme al cibo danno inizio ad una repentina fermentazione a livello degli organi interni. I prodotti della fermentazione sono metaboliti che si riconoscono per il cattivo odore e che danno un cattivo sapore alle carni. E' per questo motivo che i pescivendoli hanno sempre il pescato sul ghiaccio, ovvero per evitare fermentazioni ed alterazioni del pesce, ed è per questo che si raccomanda ai pescatori di effettuare la baiatura del pesce se si pesca in estate sotto il sole. Onde evitare questi problemi appena si porta il pesce a casa occorre pulirlo, ovvero eviscerarlo con cura rimuovendo gli organi interni ed eventuali sostanze organiche. Per fare questa operazione occorre effettuare uin taglio alla pancia del pesce partendo dalla parte bassa dell'addome sino alla testa. Per questa operazione è consigliato un paio di forbici taglienti. Poi occorre inserire le forbici nell'addome del pesce e fare due tagli trasversali per recidere i tessuti che attaccano gli organi inteni alla parte alta e bassa dell'addome. Una volta fatta questa operazione inseriamo due dita nel pesce e tiriamo via tutti gli organi interni ed il gioco è fatto. Laviamo la parte interna del pesce con acqua abbondante e prendiamo un coltello. Passiamolo sulla parte esterna del pesce per togliere le squame, effettuando questa operazione sotto l'acqua per evitare che le squame volino per tutta la cucina. Per tutte queste operazioni vi consiglio di munirvi di guanti di lattice per non avere le mani puzzolenti.

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giovedì 22 agosto 2013

Il nodo palomar

Legare una girella od un amo ad occhiello non è cosa facile se non si conoscono bene i nodi e le perdite di carico del nylon che segue sempre un nodo. Per evitare tutti questi problemi consiglio sempre un nodo palomar, capace di tenere intatto il carico di rottura per almeno il 95%.

A seguire un video esplicativo per realizzare il nodo.

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venerdì 16 agosto 2013

La rattopesca o Mongola


Questo articolo ci è stato richiesto da Lurenzo D.M. tramite il nostro profilo facebook il quale ci chiedeva di approfondire questo argomento. La rattopesca è una tipica pesca estiva da fare nei laghetti dedicati alla pesca alla carpa. Al contrario della roubasienne (canna dedicata alla pesca a 11 - 14,5 mt dalla riva) è una pesca che si effettua nella zona a ridosso della sponda, battuta dalle carpe più grosse. Per questa pesca occorrono canne da pesca rigide in quanto l'azione di pesca consiste nel tirare di peso la carpa fino a farla arrivare a galla col muso fuori dall'acqua per ridurne la combattività e velocizzare l'azione di pesca. La velocità e la forza che caratterizzano questa pesca lascia spesso dei segni sulle prede, tanto è vero che è una pesca a detta di molti poco sportiva ma effettuata in gara poichè con faciltà si raggiungono i 100 kg di pescato, con punte di poco inferiori ai 200.Le canne da utilizzare per la rattopesca sono in genere in fibra di vetro o fenolico appositamente studiate, o in alternativa canne fisse di 4 mt appositamente modificate. Va usato un elastico di almeno 2 mm di cui se ne dispongono 2 mt nella canna. Lenza da 0,25 diretta e amo con ardiglione al quale innescare bigattini o mais. Galleggiante leggero e piombatura a seconda se mangiano staccate da terra o con esca posata sul fondo.

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venerdì 2 agosto 2013

Pesca al colpo: la pastura

Analogamente a quando detto per i bigattini anche per la pastura il principio che deve guidarci è stimolare il pesce ed attirarlo in prossimità del nostro calamento. A differenza dei bigattini la pastura soffre di meno della corrente ma occorre regolarne il punto dove vogliamo sia efficace grazie alla presenza di acqua. Vi faccio un esempio facile. Acquistate na confezione di pastura già pronta, di quelle in busta e portatela con voi a pesca. Giunti qui aggiungete acqua presa sullo spot (vecchio trucco che funziona sempre) e iniziate ad idratarla evitando la formazione di grumi. Dopo averla passata in un setaccio iniziate a fare una pallina delle dimensioni di una noce e lanciatene un paio. Poichè abbiamo aggiunto poca acqua vedrete che si sciglierà in superficie, ovvero giunta in acqua inizierà a sfaldarsi nella discesa in maniera diversamente proporzionale alla presenza di acqua. Invece se aggiungiamo altra acqua, facciamo riposare e mescoliamo con cura la pastura scenderà giù veloce e si fermerà in presenza del fondo, dove attirerà i pesci tipo i cefali. Quindi se siamo in cerca di pesci di galla o mezz'acqua andiamo piano con l'acqua e lanciamo piccole palle di pastura, invece se siamo alla ricerca del pesce di fondo grosse palle molto idratate, semmai con al centro una ventina di bigattini a mo di imbottitura. Il video che vi ho allegato mostra tutte le fasi epr la preparazioni della pastura, seguitelo con attenzioene d imitatene le varie fasi.

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