domenica 28 aprile 2013

Il salvadito


Da Segreti della Pesca
Il trecciato a pesca è stato un'innovazione utilissima in quanto ha un elevato carico di rottura con diametri contenuti. Lo spinning e in misura minore lo shock leader per il surfcasting sono tra le tecniche che maggiormente si giovano del trecciato, ma essendo entrambe teniche che prevedono un lancio mettono in serio pericolo il nostro polpastrello. Il trecciato infatti non essendo liscio ha la capacità di segare, ed essendo il nostro polpastrello a stretto contatto con il trecciato nel lancio spesso capita che vi siano bruti tagli. Per ovviare a questo problema in commercio esistono numerosi prodotti, tutti più o meno comodi da usare. Infatti spesso hanno un bracciale che lo lega al polsi, il che non aiuta poi nel corso della pesca. Altri sono "liberi" ma poi li si perde spesso, ed il costo elevato di certo non incoraggia. Uno dei metodi migliori secondo me è costruirseli. Aspettate che vostra mamma o la vostra fidanzata abbiano un paio di guanti di plastica vecchi da buttare (in genere li usano per le faccend edomestiche) e fateveli dare. Poi tagliate le dita del guanto a circa 5 centimetri. Adesso avete 10 salvadito da utilizzare a pesca. Durante la battuta di pesca tenetene sempre uno in tasca ed indossatelo solo al momento del lancio se siete a surf, tenetelo fisso a spinning (visto il continuo lancio e recupero). Se poi siete dei surfcaster li apprezzerete a pesca anche senza trecciato. Infatti usandoli eviterete arrossamenti all'indice dovuti ai numerosi lanci che si effettuano a pesca.

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sabato 27 aprile 2013

Laghetto pesca sportiva Starza della Regina

Il laghetto in questione si trova in provincia di napoli, per la precisione Somma Vesuviana, raggiungibile con una comoda superstrada. La struttura è nuova con laghetto a forma di L, ampio parcheggio, similbar, possibilità di acquistare esche o piccoli accessori. Parcheggio ampio e abbastanza sicuro. Nel laghetto vengono immesse trote di varie dimensioni, pesci gatto e, si dice, storioni. I bigattini non sono permessi ma occorre usare camole, lombrichi o altre esche specifiche. La sessione di pesca dura sei ore e costa dieci euro. Per ogni cliente che arriva al laghetto e paga la sua quota l gestore immette delle trote nel laghetto, quindi siete sicuri che almeno 4/5 trote per voi ci saranno. Sono presenti delle strutture coperte er riparasi dalla pioggia battente e delle panche per potersi sedere anche se non portate con voi le sedie. Nel complesso il tutto è gradevole e ben fatto, la struttura si presenta comunque bene ed è molto visitata, sopratutto da gente del luogo. A 100 mt è presente un buon supoermercato dove acquistare panini o altre vivande in modo da potersi rifocillare durante la sessione di pesca. In foto veduta aerea del laghetto.
SIG. Di Palma Nicola
Via stanza della regina 11, 80049
Somma Vesuviana, Napoli
Tel. 335 5382079

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mercoledì 24 aprile 2013

L'antitangle

L'antitangle è un piccolo accessorio utilissimo nel carp fishing, pesca a fondo, beach ledgering ed inglese. E' composto da un tubicino a forma di L con curva a 90°, bordi smussati ed attacco per il piombo formato da un'asticella di acciaio come in foto. Ci da il vantaggio di tenere separati fisicamente il piombo o il pasturatore dal bracciolo (a differenza di quanto accade nei terminali classici) in quanto lo stesso bracciolo diverge di 10-15 cm (a seconda dalle dimensione dell'antitangle. Durante il volo quindi non ci sono possibililità di aggrovigliamenti sul piombo o la sua girella. Inoltre anche durante il recupero il piombo scorre a distanza dal filo. Prepariamo ora il nostro terminale con l'antitangle. Ricordate che all'estremità con il lato lungo andrà il terminale. Prendete uno spezzone di nylon del diametro adatto ai vostri travi (a seconda dell'utilizzo che ne farete) e fateci un'asola. Passate poi il filo nell'antitangle avendo cura di avere l'asola in prossimità della parte corta e il filo libero da quella lunga. Al lato libero inserite una perlina grande di plastica morbida e poi legate una girella con un nodo palomar. Il vostro trave è pronto. Una volta a pesca non viresta altro da fare che attaccare al moschettone il piombo o il pasturatore e alla girella il vostro terminale creato con diametro ed amo adatto al momento ed alla tecnica.

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lunedì 22 aprile 2013

Ricette: Pasta con bottarga, piselli, gamberi e pomodorini Pachino

Ingredienti per 3 persone: 300 gr di pasta, una decina di pomodorini di pachino,bottarga di tonno e/o muggine secondo gradimento, 150 gr di piselli, 10-15 gamberi, aglio, olio, peperoncino, un pezzetto di cipolla, prezzemolo e sale. Preparazione: Fate soffriggere delicatamente in una padella l'aglio, la cipolla e il prezzemolo tritati con olio e peperoncino. Aggiungete i piselli, un po’ di acqua calda e il sale e fate cuocere coperto per 10-15 minuti; aggiungete i pomodorini e, appena sono morbidi, aggiungete i gamberi e spengete il fuoco. Al momento di mangiare, qualche minuto prima di scolare la pasta, riscaldate il condimento aggiungendo la bottarga e saltatevi la pasta al dente. Servitela calda spolverizzando con altra bottarga e prezzemolo tritato. Buon appetito!! Ricetta proposta in collaborazione con in collaborazione con Ricette di cucina con foto.

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lunedì 15 aprile 2013

Prede: l'orata

Tra i pesci ricercati a mare e in tavola per il sapore delle carni abbiamo l'orata, preda più ambita dei mesi estivi quando si avvicina alla costa attratta dalle emperature più alte rispetto agli alti fondali. Questo pesce vive nei pressi della costa e si muove generalmente da solo. Si nutre di crostacei e molluschi di cui è ghiotto e che cerca anche nei pressi dei porti o delle dighe frangiflutto. Nonostane sia un pesce che rifugge le acque fredde si avventura spesso nelle foci e nelle lagune tanto da avere dei comportamenti da specie euralina più evidenti nel periodo estivo. L'orata è poi una specie ermafrodita nel senso che nasce maschio e poi diviene femmina verso i due anni di vita, questo è uno dei motivi per cui quando vengono pescati piccoli esemplari occorre rimetterli in libertà, rirdando anche che gli esemplari adulti raggiungono i 10 kg di peso e circa un metro di lunghezza. Morfologicamente la parte del corpo dell'orta che colpisce di più è l'apparato boccale munito di palato osseo e denti capace di schiacciare cozza e altri molluschi in un attimo. Per questo motivo al momento dell'abboccata vedremo muoversi diverse volte la canna o il galleggiante. Poichè l'orata schiaccia e poi sputa il boccone è in quest afase che in genere avviene l'allamata dello sparide ma è sempre in questa fase che può accorgersi ella presenza del finale o dell'amo. Come consigli vi ricordo di usare amo beck e terminale scorrevole al fine di aumenare le chances di successo.

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mercoledì 3 aprile 2013

Prede: Leccia stella

Come avevamo scritto nella presentazione del mese di settembre tra le prede più diffuse in questo periodo abbiamo le leccie stella. Questi pesci sono tipicamente pesci di galla che accostano in maniera massiva dopo la prima decade di settembre e fanno la gioia dei pescatori sportivi. Morfologicamente presenta corpo ovale ed appiattito con pinne dorsale e caudale appuntite. La coda è grossa e falcata e le conferisce la tipica forma a stella. Risulta molto e vidente la linea laterale che ha forma curva che risale verso la testa a 2/3 del corpo. La bocca, piccola e obliqua, è lievemente protrattile e la mascella inferiore è appena un po' più sporgente di quella superiore. I denti sono piccoli e acuminati e sono raggruppati in diverse serie. Le squame sono piccole e lisce. La colorazione è grigio azzurra sul dorso, fianchi azzurrastro madreperlaceo, con 3/4 macchie nerastre verticali. Ventre bianco lucido. E' una specie pelagica ma si avvicina alla costa in branchi. Si riproduce particolarmente da giugno a luglio. Si nutre di pesci pelagici (sardine e acciughe). Ha carni bianche, compatte e molto saporite. Raggiunge i 50 cm e mediamente è intorno ai 30 cm. La si cattura in tutto il Mediterraneo. I metodi per pescare questi furiosi e sportivi combattenti dalla terraferma sono molteplici. Possiamo insidiarle con una bombarda da 30 grammi alla quale segue un finale da 1,5 mt con attaccato un flotter in prossimità dell'amo. Esca coreano. In altermativa se siamo apesca a fondo possiamo utilizzare un paternoster il cui amo superiore sarà munito di flotter di colore sgargiante (rosso o giallo). Come esca coreano o esca rossa. A bolognese ed inglese le catture saranno ancora più numerose ed entusiasmanti grazie ai diametri ridotti e alla sensibilità delle canne. In antrambi i casi pasturate con bigattini abbondantemente e mettete all'amo due cragnotti. Fate in modo da pizzicarli sotto pelle per lasciarli vivaci e mobili. Ferrate con decisione e preparatevi ad un combattimento sportivo. La stella una volta percepito il pericolo inizierà a nuotare lungo tutot il molo/scogliera rendendo il recupero ricco di colpi di scena. Fat attenzione che se in prossimità dei vostri calamenti vi sono altri pescatori le stelle sono maestre nell'aggrovigliare tutti i finali. Buon divertimento.


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