sabato 25 agosto 2012

Bolognese: pescare in caduta

La pesca con la bolognese è una tecnica nobile che grazie a canne e montature legere permette di insidiare pesci anche di grossa taglia ingannandoli con il bigattino. La determinante della pesca alla bolognese è la montatura, ovvero la disposizione dei pallini di piombo. La zavorra, in base a dove è posizionata e come è distribuita va ad influire sul lavoro in acqua del bigattino e sulla segnalazione del complesso pescante al galleggiante.
Generalmente si usa distribuire il peso della zavorra a decrescere verso il basso, ovvero i pallini più pesanti sopra e più leggeri sotto. Se abbiamo la piombatura concentrata verso il galleggiante andiamo velocemente in pesca e facciamo muovere leggermente il nostro finale in corrente, avendo i pallini più pesanti nella parte alta del finale che sarà più stabile. Ad inizio pescata avremo però la parte del fondo poco pasturata e i pesci saranno alla ricerca delle larve verso gli strati medio alti della colonna d'acqua. In questa fase forse è meglio cercare li i pinnuti, che poi saranno anche più affamati. Per fare questo possiamo pescare in calata, ovvero ideare una montatura con peso distribuito uniformemente nella sua lunghezza. Avremo bisogno di un solo tipo di pallino disposto lungo il finale alla medesima distanza gli uni dagli altri. In questo modo il finale poggerà sull'acqua e scenderà lentamente dando grande naturalità alla larva di bigattino. Per completare il lavoro occorre un galleggiante leggero (max 1 gr) e un bigattino vivo e vispo appuntato leggermente sul dorso.

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