giovedì 17 maggio 2012

Segreti: innescare il riccio per catturare l'orata dei sogni

Vista la stagione estiva, il caldo e la grande voglia di noi pescatori di catturare la preda della vita, quella che mai si dimentica e che faremo vedere gioiosi a tutto il mondo, abbiamo deciso di pubblicare una notizia segnalataci da un assiduo lettore spagnolo. Già abbiamo parlato in un articolo precedente della possibilità di catturare la grossa orata con un innesco particolarmente attirante per la grossa orata: il granchio. Già in quel caso mettemmo in luce come le orate siano sempre alla ricerca dei granchi (pare che questi ultimi siano grandi mangiatori delle loro uova). Grazie al potente apparato boccale bastano pochi attimi a questi schiaccianoci per triturare il granchio e poi buttarne giù le parti molli. In spagna invece pare sia molto diffusa la pesca dele grosse orate con un'esca parimenti attrattiva: il riccio. Questo animale vive nelle zone di misto sabbia - scogli ed è conosciuto dai bagnanti perchè se inavvertitamente calpestato i frammenti dei suoi aculei danno origine a non pochi problemi dermatologici. La femmina del riccio è sempre stata utilizzata in cucina per le sue gonadi ricche di sapore e profumi particolarissimi. Proprio questa caratteristica attira le grosse orate (ma anche i saraghi) al nostro cospetto. Per vedere di persona il potenziale attrattivo del riccio basta immergersi e poi schiacciare un riccio, in pochi attimi vedrete decine di pinnuti accorrere al banchetto. Per sfruttare le potenzialità alieutiche del riccio occorre procurarsene uno femmina, tagliarne gli aculei con le forbici, inserire un teminale a due ami nel suo corpo e avvolgere con filo elastica. A questo punto dovete solo lanciare il nostro finale scorevole e sistemare il segnalatore di abboccata. Se la canna si muoverà state sicuri che avrete cattorato un'orata da sogno.
A seguire un video dimostrativo, e se siete scettici guardate che orate prende il ragazzo.

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