martedì 9 ottobre 2012

Pescare all'inglese


Iniziamo col chiarire che la pesca all’inglese è una delle discipline più nobili e versatili in assoluto, ma assolutamente non ha nulla a che vedere con tutte le varianti che si vedono a pesca. Canne telescopiche, cime fuori dall’acqua, nylon normali, piombi da bolognese e pasturatori sono delle contaminazioni di una tecnica nata con ben altri presupposti. La pesca all’inglese prende questo nome dal paese dove è stata inventata. Immaginate di abitare in un paese dove piove spesso, il clima è impietoso, il vento è la norma e voi siete degli appassionati di pesca al lago. Sopratutto il vento è capace di disturbare l’azione di pesca al colpo in quanto fa pressione sulla lenza in bando e sposta il galleggiante. Gli inglesi hanno risolto egregiamente il problema utilizzano canne ad innesti con molti anelli (almeno 15), fili affondante, galleggianti piombati che volano anche contro vento e piombi fatti di piombo morbido da aprire e spostare sulla lenza. Iniziamo a vedere l’attrezzatura. La canna per la pesca all’inglese è ad innesti, 3 sezioni e 15 anelli. Manico in sughero per avere pronta presa sotto la pioggia. Mulinello da 4000 imbobbinato con filo rigorosamente affondante, in modo da sfuggire all’azione del vento. Alla congiunzione del filo in bobina col finale microgirella. Finale in nylon sottile (0,14 – 0,10) e amo del 20 (se pescate a bigattini). La piombatura va fatta con 5 piombi del tipo da pesca all’inglese, ovvero di piombo morbido che all’occorrenza si aprono e si spostano, e a fine pescata si mettono di nuovo in cassetta. I galleggianti sono del tipo scorrevole e piombato (1+1, 2+1, 3+1, 1+2, 2+2, 3+2, ecc ecc ) con fusto lungo ed antenna colorata che all’occorrenza si smonta e fa posto allo starlight. In caso di mare mosso si possono montare piombi bodied, ovvero con il bulbo finale ingrossato che conferisce maggiore stabilità all’onda. A parte i galleggianti economici in plastica posiamo comprare quelli in penna di pavone. Molto costosi ma di certo migliori in pesca. I più attenti di voi staranno riflettendo sul galleggiante. Se monto il galleggiante scorrevole poi in pesca il nylon ci scorre dentro e io non posso regolare la profondità di pesca? Per ovviare a questo inconveniente fermiamo il galleggiante con un nodo uni a 3 spire e ripetuto 2 volte sul filo in bobina. Facciamo un esempio. Vorrei pescare da una scogliera su un fondale di 4 metri radente il fondo. Faccio il mio nodo stopper a 3,9 mt dall’amo e via. Facile e versatile in quanto il nodo lo posso spostare e salire a galla o scendere sul fondo. Non ve l’avevo ancora detto ma la pesca all’inglese è la più versatile in assoluto, infatti regolando il peso del galleggiante posso pescare più vicino o più lontano da riva. Inoltre avendo il filo teso tra la canna e il galleggiante la ferrata è veloce e precisa. Il massimo per inchiodare i pesci che mangiano male o incerti. In uno dei prossimi articoli parleremo della pesca all'inglese leggerissima per insidiare le spigole.

3 Comments:

Anonimo said...

Ottima presentazione della tecnica. Se tutti scoprissero le potenzialità della pesca all'inglese sarebbe un guaio :-)))

Tony A.

Anonimo said...

Complimenti, sintetico e deciso come la pesca all'inglese.
E' una tecnica efficentissima anche se in alcune condizioni, purtroppo, non riesco ad usarla proprio per le sue peculiarità

Marco

Segreti della Pesca said...

@drak
filo affondante solo inglese

mobile come fisso, cambi solo la posizione del galleggiante