giovedì 5 dicembre 2013

Pescare col vivo

A pesca tutti sappiamo che nulla è da dare per scontato. Il groso predatore come la bavosa o la tracina possono allamarsi su qualsiasi esca, cosi come le condimeteo, la luna e le maree non sono altro che indicazioni per il pescatore esperto. Una regola però esiste: il grosso predatore cerca il pesce vivo. Mettiamoci nei panni di un grosso predatore (io vorrei essere una leccia amia) e ipotizziamo di essere in caccia. Cosa potrebbe attirare la mia attenzione?? Un trancio sgallato? Una porzione abbondante di esca rossa? Un popper che si muove a tutta birra creando spruzzi e vibrazioni? Mah, la leccia tra tutte queste chances preferisce solo un pesce in difficoltà. Per quanto noi possiamo sforzarci di imitare la natura e le sue creature mai potremo ricreare il vivo. Un pesce vivo e con due ami sul groppone si nuove emettendo vibrazioni, va su e giù e cerca un possibile riparo dove intanarsi. Ed è proprio su questo tipo di preda che si abbatte il predatore. Infatti sente la difficoltà del pesce, lo cerca e banalmente lo mangia, facendo anche un servizio alla sua specie eliminandone un esemplare in difficoltà. I pesci catturabili tramite questa tecnica sono ad esempio la leccie amia, i pesci serra, le spigole, le ricciole, i dentici, i barracuda etc..). Questa tecnica si basa sull’avere un pesce vivo in acqua con due ami sul groppone, una canna e un mulo potenti e la frizione rigorosamente aperta. Le tecniche principali sono la teleferica e il palloncino, e verranno trattate entrambe nei prossimi articoli.

2 Comments:

Anonimo said...

Pescare con il vivo è una delle tecniche più interessanti. Provasre per credere. Comunque attendo i prossimi articoli.
Tony

Anonimo said...

Giovanni
La pesca col vivo richiede molta attesa.....bisogna essere sicuri al 100% che in quella determinata zona ci siano grossi predatori