mercoledì 19 giugno 2013

Prede: le occhiate

Tra le prede da insidiare a pesca non possiamo tralasciare la trattazione delle occhiate, specie sportiva e divertente che con la sua presenza rende liete le giornate dedicate alla nostra passione. Questi pesci sono piccoli sparidi di superficie o mezz'acqua che si muovono in branco e attaccano tutto ciò che rilevano come commestibile. La pasturazione, il bigattino e la loro prenza in branco li rende una specie molto sportiva e divertente in quanto le catture sono numerose e repentine e, a dispetto delle loro dimensioni, combattono con tutte le loro forze sino a quando non le portiamo a guadino. Dal punto di vista morfologico si presentano con un colore grigio argenteo di fondo e una macchia nera rotonda all'attaccatura della coda, da qui il nome occhiata. Le dimensioni vanno dai pochi centimetri ai 30, con esemplari dal peso di anche mezzo chilo. Sono pesci di branco che spesso si fanno trasportare dalla corrente piuttosto che risalirla, quindi popolano le zone a ridosso di scogliere, frangiflutti e moli dove cercano cibo e competono per lo stesso. Nell'azione di pesca è molto importante la pastura in quanto attira le occhiate e le tiene in zona, permettendoci di catturarle agevolmente. Nella preparazione della stessa occorre usare poca acqua per facilitare il disgregarsi della stessa nella zona alta della colonna d'acqua. La pesca alle occhiate si può fare con tecnica inglese o bolognese, o in alternativa con il natello dalla barca. A fondo possiamo catturare delle occhiate con tutte le esche avendo cura di utilizzare dei popup per sollevare l'esca dal fondo. Se pescate dei piccoli esemplari abbiate cura di slamarli e rimetterli in acqua. Qui qualche video sulle orate.

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