lunedì 24 giugno 2013

Il bigattino a beach ledgering

Come si diceva nell'introduzione al beach ledgering la nascita di questa tecnica è legata alla pesca in acque interne nel regno unito dove la si pratica solo ed esclusivamente con il pasturatore. Questo può essere riempito di larve di mosca carnaria piuttosto che di pastura o altro. Nel secondo caso il pasturatore prende il nome di method e iene usato per insidiare sopratutto carpe. Nel suo adattamento in mare volendo praticare la tecnica in purezza occorre pescare con il pasturatore riempito a bigattini e questi stessi o degli anellidi all'amo. Per il pasturatore possiamo acquistare quelli ovali già piombati o in alternativa dei paturatori senza piombo ai quali provvederemo a dare peso inserendo all'interno la zavorra necessaria per tenere il mare e raggiungere le distanze necessarie. L'utilizzo del bigattino è necessario in quanto ci permette di attirare i pesci anche da lontano e di tenerli in pastura. Ovvero i pinnuti si mettono in cerca del bigattino seguendone la scia e arrivano nei pressi della "fonte" dove trovano anche le nostre insidie. Per catturare prede più prestigiose o di taglia conviene mettere all'amo un anellide o altra esca più corposa del bigattino di modo che si crei competizione per il boccone migliore. I pasturatori in genere presentano numerosi buchi e tutti piuttosto grandi. Questo causa un repentino svuotamento del pasturatore con azione di pesca poco efficace. Per ovviare a questo problema possiamo occludere alcuni fori con nastro adesivo o colla a caldo o mischiare i bigattini con della pastura per ottenere effetto richiamo e elntezza nel rilascio delle larve.

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