domenica 15 maggio 2011

I pericoli a pesca - i piombi vaganti

Quando si va a pesca si pensa sempre a momenti di svago e riflessione, alle catture da effettuare e le tecniche da mettere in campo ma quasi mai si riflette sui pericoli ai quali ci si espone e a come minimizzare il rischio. Di certo chi va a pesca a paf e surfcasting è abituato a lanciare zavorre di medie - grosse dimensioni (oltre i 100 gr). Questi piombi quando sono lanciati con una canna da pesca hanno accellerazioni e velocità di uscita elevatissime che permettono di percorrere in media tra i 100 e i 200 mt. Proprio il momento del lancio è uno dei più pericolosi in quanto con le zavorre in movimento trovarsi sulla traiettoria si traduce spesso nella morte del pescatore. Detto così può sembrare esagerato ma essere colpiti al cranio da un pezzo di piombo di 100 gr dalla forma affusolata lanciato a tutta gallara fora il cranio e rompe le ossa del corpo in maniera netta. I maggiori errori che si riscontrano in questo caso sono dovuti ad errori del lanciatore o alla rottura del trave. Nel primo caso è opportuno evitare di stare alla destra di un lanciatore alle prime armi, sopratutto se ha velleità di grande lanciatore e cerca di forzare il lancio. Il secondo caso si verifica per rottura (o scollamento) del trave e genera il cosidetto piombo vagante. Questo è molto pericoloso poichè è staccato dal filo in bobbina, quindi libero da freni e può percorrere sino a 500 metri. Per ovviare a questo inconveniente è opportuno evitare di usare finali incollati, rifare cicilicamente le montature, controllarle tutte le volte che si va a pesca e non usarle se si vedono alterazioni del filo.

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