martedì 13 marzo 2012

Prede: lo scorfano

Tra le prede lo scorfano è di sicuro uno dei pesci più particolari. Si presenta in genere di colore rosso, grande sino a 40 cm per un chilo di peso e, a detta di alcuni, molto ma molto brutto a causa della sua forma e delle escrescenze che lo ricoprono. In verità lo scorfano è un pesce molto lento negli spostamenti ed essendo carnivoro ha sviluppato un accentuato mimetismo che lo porta a confondersi con le roccie. In questo modo attende il passaggio dei pesci e poi li mangia. Lo scorfano è poi anche interessante perchè a sua difesa ha delle spine su dorso e sulle branchie che iniettano veleno nelle vittime che si avvicinano troppo. Per nostra fortuna la tossina presente nel veleno fa pochissime vittime l'anno a causa dello sciock anafilattico mentre più spesso la cosa si risolve con fortissimi dolori, gonfiore e infiammazione alla parte. Uno dei rimedi utili per ridurre i sintomi consiste nello fruttare la termolabilità della tossina, e quindi tenere la parte in acqua calda o sotto la sabbia per almeno 30 minuti. Per pescare i nostri scorfani occorre recarci su fondali rocciosi di almeno 15 metri durante la notte, quando sono nel loro massimo di attività. Occorre innescare polpo, seppia, gambero, pesciolini, murice e sperare di calare prorio sul suo muso poichè lo scorfano non è pesce da lunghi spostamenti. L'abboccata è decisa e c'è un breve ed intenso cambattimento. Data la proverbiale lentezza quando abbcca lo scorfano forse è il caso di cambiare spot poichè significa che di prede pregiate non ce ne sono. State attenti alla slamatura e, in caso di puntura, non abbiate paura e siate prudenti nel rientro.