martedì 27 maggio 2014

Pescare il grongo

Il grongo è un pesce di tana che passa la maggior parte della sua vita nascosto, uscendo solo di notte alla ricerca di un pò di cibo. Spesso se siamo a pesca dalla spiaggia o dalla scogliera capita di allamarne diversi, ma se non impostiamo una battuta di pesca mirata al grongo poi difficilmente possiamo portarlo a guadino. Il terminale per la pesca del grongo va fatto in acciaio di diametri generosi, lungo massimo 1 mt e con ami dell'1 o 2/0. Il cavetto in acciao serve ad evitare che il grongo possa rompere il finale con i suoi denti. Po occorre il filo di almeno 0,40 mm in bobbina e girelle resistenti, molto resistenti. La pesca va ins genere fatta sul misto, quindi usare piombi che non favoriscano l'incaglio. La canna deve essere potente e resistente pochè subitp dopo l'allamata il grongo corre verso la tana e se riesce a raggiungerla poi non potremo mai tirarlo fuori. Quindi occorre forzarlo e portarlo a riva il più velocemente possibile, ovviamente combattendo contro un nemico valoroso. Come esca in genere si usa la sarda intera, anche se il calamaro, la seppia o del polipo vanno alla grande. Alcuni pescatori usano mettere uno starlight acceso nelal pancia della sarda, convinti che la luminoità sia un forte richiamo per il grongo. Noi non possiamo validare questa tesi, ma di certo un tentativo va fatto se i gronghi latitano. Ricordate di non mettere mai le mano nei pressi della bocca del grongo poichè potrebbe staccarvi diverse dita con un morso. Tagliate sempre il finale e mettete il grongo in una busta chiusa, ricordando che una volta a casa potrebbe essere ancora vivo.

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