Il surfcasting è la pesca invernale per eccellenza, tecnica apprezzata solo dai veri pescatori che non temono il vento e la pioggia. Una delle esche tipiche del surfcasting è il cannolicchio, mollusco bivalve utilizzato sempre a pesca in inverno e capace di attirere tutte le specie che battono le spiaggie invernali, ovvero spigole, saraghi, gronghi, ombrine. Il problema sorge nella preparazione dell'innesco, poichè le onde e la corrente riducono la tenuta del cannolicchio all'amo. Già parlammo del filo elastico utilizzato per rassodare le esche ma ora vedremo nello specifico come innescare il cannolicchio e tenerlo moto tempo in acqua senza risentire del tempo ed evitando che nel lancio diventi una massa informe e poco ferrante a causa della sua risalita sull'amo. Prendete il cannolicchio e separatene il corpo dalle valve, passatelo sull'ago da innesco e di li all'amo (generoso) di modo che dalla lingua bianca sbuchi la punta dell'amo. Dopo accostate l'ago all'innesco e poiiniziate a passare il filo elastico per rassodare l'innesco. Fate molti giri di filo ma ricordate che il segreto è passarlo anche sul cannolicchio nella parte dopo la punta del'amo. Stringendo bene, facendo un bel nodo alla fine e rassodando tutta la lunghezza del cannolicchio non avrete problemi di sorta e la punta dell'amo sarà sempre scoperta e ferrante, pronta a pungere la spigola di turno. giovedì 27 febbraio 2014
Surfcasting: Innescare il cannolicchio
Il surfcasting è la pesca invernale per eccellenza, tecnica apprezzata solo dai veri pescatori che non temono il vento e la pioggia. Una delle esche tipiche del surfcasting è il cannolicchio, mollusco bivalve utilizzato sempre a pesca in inverno e capace di attirere tutte le specie che battono le spiaggie invernali, ovvero spigole, saraghi, gronghi, ombrine. Il problema sorge nella preparazione dell'innesco, poichè le onde e la corrente riducono la tenuta del cannolicchio all'amo. Già parlammo del filo elastico utilizzato per rassodare le esche ma ora vedremo nello specifico come innescare il cannolicchio e tenerlo moto tempo in acqua senza risentire del tempo ed evitando che nel lancio diventi una massa informe e poco ferrante a causa della sua risalita sull'amo. Prendete il cannolicchio e separatene il corpo dalle valve, passatelo sull'ago da innesco e di li all'amo (generoso) di modo che dalla lingua bianca sbuchi la punta dell'amo. Dopo accostate l'ago all'innesco e poiiniziate a passare il filo elastico per rassodare l'innesco. Fate molti giri di filo ma ricordate che il segreto è passarlo anche sul cannolicchio nella parte dopo la punta del'amo. Stringendo bene, facendo un bel nodo alla fine e rassodando tutta la lunghezza del cannolicchio non avrete problemi di sorta e la punta dell'amo sarà sempre scoperta e ferrante, pronta a pungere la spigola di turno. Pubblicato da Segreti della Pesca alle 16:42 3 commenti
Etichette: cannolicchi, esche, esche proteiche, spigole, surfcasting
lunedì 24 febbraio 2014
Segreto per conservare le esche a lungo
Può capitare di decidere improvvisamente di andare a pesca e di non avere la possibilità di acquistare esche. A questo fine è bene comprare una bella quantità di cannolicchi e porli in un barattolo immersi in una soluzione satura composta da acqua e sale da cucina (circa 300 gr di sale per ogni litro di acqua). Chiudiamo il barattolo col suo tappo e mettiamolo in freezer. Una volta scongelati avrete dei cannolicchi in ottime condizioni ed appetiti da tutte le specie insidiate nella pesca dalla spiaggia e dalla scogliera. Nella soluzione satura potete porre anche delle fasolare, della sappia o degli occhi di canna. Al momento giusto mi ringrazierete. Vi state domandando cosa succede se congelate le esche tal quali?? Allo scongelamento i tessuti si saranno rovinati ed a causa della rottura della membrana cellulare avrete una grande perdita di liquido, in pratica saranno meno appetite e molto più dure. Pubblicato da Segreti della Pesca alle 07:23 4 commenti
Etichette: cannolicchi, esche, esche proteiche, grandi predatori, segreti, spigole
venerdì 21 febbraio 2014
Esche: Il bibi
Il  bibi è una delle esche più attiranti in assoluto. Si presenta con una forma a salsicciotto, lungo da 8 a 25 cm e di diametro da 1 a 3 cm. Viene venduto in scatolette di plastica in 10 15 pezzi accompagnati da spugna sintetica per mantenerne l'umidità. A pesca è molto efficace per insidiare le grosse orate, ma spigole e grosse mormore non si tirano indietro di fronte a questo verme molto attirante. Il suo corpo grosso e quasi traslucido contiene al suo interno grosse quantità di liquido, che poi è la parte che attira i pinnuti. In frigo si conserca per lunghi periodi a temperature medio basse per cui per la pesca estiva occorre munirsi di un frigo portatile o di un box coibentato. Gli ami a becco d'aquila sono la scelta migliore per questa esca. Occorre ricordare che a parte i bibi che si acquistano in negozio in alcune regioni d'Italia (tipo il veneto) è possibile acquistare del bibi nostrano detto bibi di coffa. Questo si presenta di colore scuro e molto grande di dimenzioni, tanto da richiedere a volte di essere innescato rivoltato e legato col filo elastico.Pubblicato da Segreti della Pesca alle 10:50 2 commenti
martedì 18 febbraio 2014
Il paternoster: pescare nella schiuma
Pubblicato da Segreti della Pesca alle 16:52 2 commenti
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giovedì 13 febbraio 2014
Riviste di pesca vs Segreti della Pesca
Pubblicato da Segreti della Pesca alle 17:15 11 commenti
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lunedì 10 febbraio 2014
Pescare la spigola a spinning con ondulante più anguillina
Pubblicato da Segreti della Pesca alle 16:02 0 commenti
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venerdì 7 febbraio 2014
Pesca inglese di precisione alla spigola: galleggianti Drennan
Pubblicato da Segreti della Pesca alle 08:25 4 commenti
Etichette: attrezzatura da pesca, drennan, galleggiante, inglese, spigole
lunedì 3 febbraio 2014
Tutorial - Riparazione rapida anelli di una canna bolognese
L'altra sera sono andato a pesca ed all'arrivo sul molo il mio compagno di pesca apre la bolo e mi chiama ... c'era un anello senza la pietra, sintomo della rottura dell'anello a causa di un urto diretto. Gli dico di non preoccuparsi, apro la mia di bolo e zacchete ... a me mancano tre pietre degli anelli.  In pratica un urto forte aveva lesionato la struttura di 3 anelli della canna da pesca obbligandomi ad usare la canna di riserva (ne porto sei con me, ma comunque mi sono incazzato). Oggi appena mi sono liberato mi sono organizzato per la riparazione e fatte due foto mi sono messo all'opera per scrivere questo tutorial. In pratica la canna da pesca del tipo bolognese presenta anelli a ponte singolo, o anelli scorrevoli. Il vantaggio dell'uso dell'anello a ponte singolo è tutto legato alla leggerezza ed alla facilità di montaggio, essendo necessaria una sola legatua anzicchè due. Avendo una sola legatura possiamo poi procedere alla sostituzione dell'anello senza rifare la legatura stessa ma estraendo l'anello e rimettendone uno nuovo. Preparate dello scotch gommato, una pinza, colla tipo uhu uhu (no attak in quano troppo veloce, quindi non permetterebbe di posizionare corretamente l'anello), cartoncino o carta. Prendete la canna con la mano sinistra e impugnate con la destra la pinza, quidi afferrate l'anello per la parte di stelo che esce dallalegatura e fate una forza costante verso la cima dell acanna, In uno o duse seconi l'anello uscirà dalla legatura come una spina dalla presa, lasciando la legatura integra sia all'esterno che all'interno. Prendete il vostro ormai ex anello ed andate da un negoziante di fiducia per acquistare un nuovo anello, specificando sempre che ne volete uno con pietra (mai plastica). Al ritorno prendete lo scotch gommato e icoprite la parte a valle dell'anello, poi mettete la carta o il cartoncino tra la sezione dove state lavorando e la successiva per avere il campo sgombro ed evitare urti. Quindi prendete l'anello con le mani, meteteci della colla sullo stelo e poi infilatelo nella legatura. Tiratelo subito fuori, metteteci un altro goccio di colla e rimettetelo a posto. Spingete l'anello sino in fondo ma senza forzare, quindi tenete la canna orizontale e ferma per 12 ore ma solo dopo avere rimosso la colla sueprflua. In questo modo avrete risparmiato un sacco di soldi (l'anello costa 2 euri, la riparazione dal negozziante 10 euri ad anello) e avrete evitato di rifare le legature, con evidenti cambi di colore, colature e similia. A seguire tutte le foto della riparazione.


 Pubblicato da Segreti della Pesca alle 16:54 4 commenti
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